Tavarnelle Val di Pesa, 6 novembre 2015 - Trent'anni di Pallamano Tavarnelle. La società sportiva condotta da Ennio Frullano, nata nel 1985 spegnerà la trentesima candelina il 9 novembre prossimo. Ma i festeggiamenti sono anticipati a domani sera con un torneo triangolare che vedrà sul campo della palestra Luigi Biagi, la squadra di casa, che ricordiamo sta giocando il campionato di A2, sfidare due formazioni straniere: la TSV-Schliersee Sparte Handball da Schliersee, città gemellata con il Comune di Barberino e la slovena RD Jadran 2009 da Cezana.
Sopra, la squadra del Cezana
E' il segretario della Pallamano Tavarnelle, Alessandro Pierattoni, a raccontare questi trent'anni di storia della società. «Sono all'interno della Pallamano Tavarnelle da 20 anni – spiega – quindi ho potuto vedere tutte le evoluzioni e la crescita, sia della prima squadra, dove sono presenti i ragazzi cresciuti nel nostro vivaio, sia di questa disciplina sportiva sul territorio chiantigiano. In Italia la pallamano non è in generale uno sport molto noto, ma la Toscana fa eccezione: è infatti la terza regione italiana dove questo sport è più diffuso. Nel Chianti la nostra presenza è ormai consolidata: con la prima squadra siamo in A2 per il quinto anno consecutivo e ci difendiamo sempre molto bene nelle sfide di campionato».
Riguardo alla diffusione sul territorio, la pallamano regge bene il confronto con altri sport?
«Abbiamo ben cinque squadre giovanili – dice ancora Pierattoni – under 10, under 12, under 14, under 16, under 20, cui si aggiunge la Prima Squadra. Il nostro è uno sport auto-finanziato: i nostri giocatori, anche quelli della prima squadra, pagano tutti una quota associativa. In totale sono più di 100 gli iscritti oltre ai dirigenti. Uno sport che è riuscito ad acquisire una propria dignità e consensi crescenti in tutti questi anni».
Qual è la vita di un dirigente di una società sportiva ubicata in Chianti?
«Sicuramente una vita in trincea- afferma - Negli ultimi anni è stato sempre più difficile trovare le risorse dai nostri sponsor. La crisi ha aggredito le aziende alle quali ci rivolgevamo. Quindi, di fatto, ci troviamo a fare attività «alternative» per reperire fondi, come la gestione della pizzeria del Mocale nei mesi estivi. Certo, si tratta sempre di iniziative che alla base hanno l'aggregazione, uno dei principi fondanti dello sport».
Chi sono le squadre con le quali vi confronterete nel triangolare?
«Sono entrambe squadre giovanili under 18. Una è di un paese vicino all'Italia, Cezana, ma in terra slovena; l'altra invece è la formazione della città di Schliersee, gemellata con Barberino Val d'Elsa ormai da anni e che, grazie alla disponibilità di Don Lorenzo Russo, sarà ospitata nella bellissima Badia di Passignano».
E la festa di compleanno?
«Ci sarà a partire dalle 20,30 al Parco del Mocale. In quell'occasione abbiamo allestito una cena, durante la quale saranno premiate le tre squadre in base al risultato del torneo e saranno consegnati degli attestati di partecipazione. Premieremo anche la nostra formazione Uunder 20 campione regionale della scorsa stagione nella sua categoria. E non mancherà neppure la torta di compleanno con le candeline». Il programma della kermesse sportiva si concluderà domenica 20, con il saluto delle squadre da Badia a Passignano dove gli organizzatori del torneo, hanno previsto anche una visita al complesso monastico e ad alcune delle più pregiate testimonianze del patrimonio storico architettonico di Tavarnelle.
IL SOGNO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT: IL PRIMO IN CHIANTI
«Se la nostra squadra di A2 dovesse vincere il campionato ed essere quindi promossa in serie A, - fa notare Pierattoni - saremmo costretti a rinunciare, perché il nostro campo da gioco non sarebbe regolamentare. Già nel recente passato questo problema era sorto: alla nostra prima promozione in A2, giocammo tutte le partite «fuori casa», perché il nostro campo non era regolamentare. Successivamente, con la riduzione delle misure da parte della federazione, siamo riusciti a ovviare al problema. Che potrebbe però presto ripresentarsi se, come detto, dovessimo avere una nuova promozione».
L'auspicio, che il segretario traduce in un vero e proprio appello, «è quello di poter contare su un personaggio importante che si accolli l'onore e l'onere di trasformare il sogno in realtà, e realizzare il primo palasport chiantigiano, non solo a beneficio della pallamano ma anche delle altre discipline». «Il turismo sportivo – conclude Pierattoni - ha una grandissima potenzialità e un palazzetto dello sport potrebbe generare un indotto importante, in una zona bella e unica come la nostra. Un circolo virtuoso che darebbe a noi la possibilità di affrontare con maggior tranquillità il campionato e all'ipotetico finanziatore la visibilità e il prestigio di aver realizzato il primo Palasport chiantigiano, che andrebbe ad accrescere nel mondo la fama del brand Chianti». Info e contatti sul sito: www.pallamanotavarnelle.it.