BARBARA BERTI
Cronaca

Panorama ai Gigli, è scontro totale: "L’azienda dà il via ai trasferimenti. Sono licenziamenti mascherati"

I dipendenti del supermercato restano in stato di agitazione: "Ora si apra il tavolo di crisi in Regione". Cgil e Usb tuonano: "È stata annunciata una riduzione degli spazi del negozio: caleranno del 60 per cento".

I dipendenti del supermercato restano in stato di agitazione: "Ora si apra il tavolo di crisi in Regione". Cgil e Usb tuonano: "È stata annunciata una riduzione degli spazi del negozio: caleranno del 60 per cento".

I dipendenti del supermercato restano in stato di agitazione: "Ora si apra il tavolo di crisi in Regione". Cgil e Usb tuonano: "È stata annunciata una riduzione degli spazi del negozio: caleranno del 60 per cento".

di Barbara Berti FIRENZE Dopo le sospensioni dal lavoro non retribuite arrivano i trasferimenti. Al supermercato Pam Panorama di Campi – situato all’interno del centro commerciale I Gigli – è in corso una vera e propria smobilitazione come conferma la stessa azienda in una lettera inviata ai sindacati in data 24 gennaio. "Stante l’oramai cronica e irreversibile negatività della gestione del punto vendita in oggetto, Pam Panorama è giunta alla determinazione di avviare un importante programma di ristrutturazione della suddetta unità operativa, finalizzata alla riduzione complessiva della superficie accompagnato anche da un profondo ridisegno dell’offerta commerciale, che interesserà tutti i reparti ed in particolare le zone espositive dell’area Grocery" recita la missiva che poi entra nei dettagli della ristrutturazione che porterà a una riduzione complessiva della superficie di 5.613 metri quadrati di cui 3.297 metri quadrati interessano la sola area vendita.

Questa, quindi, passa dagli attuali 5.322 metri quadrati ai futuri 2.025 (oltre il 60% in meno). "I lavori di riduzione sono in corso e termineranno entro e non oltre il 28 febbraio" si legge ancora nella lettera della direzione aziendale che fa riferimento anche al personale ’in eccedenza’.

Oggi i dipendenti sono 71 ma con il ridimensionamento del punto vendita diminuiranno. Al momento non si stimano gli esuberi però l’azienda fa sapere che i lavoratori in eccedenza "saranno trasferiti, nel rispetto delle esigenze tecniche-produttive, presso le altre unità operative della società, in base alle rispettive ed effettive capacità ricettive". "Siamo davanti a licenziamenti collettivi mascherati" tuona Maurizio Magi, segretario generale della Filcams Cgil, ricordando prima "il giochino del cambio unilaterale dei parametri del Dvr (Documento di valutazione dei rischi) che ha portato alla sospensione di sei dipendenti" e ora questi trasferimenti. "C’è molta preoccupazione per l’esito delle nuove visite mediche che interessano ben 35 lavoratori" ricorda Andrea Parretti, responsabile Usb, secondo cui "l’azienda giustifica i trasferimenti e il ridimensionamento parlando di cronica e irreversibile negatività della gestione del punto vendita ma dalla pandemia in poi ci hanno sempre detto che i numeri erano positivi".

Dopo lo sciopero di giovedì scorso, i lavoratori – riuniti ieri in assemblea – hanno confermato lo stato di agitazione e dato mandato ai sindacati per la richiesta dell’apertura dello stato di crisi in Regione. Il giorno del tavolo (si attende la comunicazione della data) saranno programmati uno sciopero e un presidio a Firenze, davanti alla sede dell’istituzione, "per protestare contro le gravi e inaccettabili scelte aziendali".