ANGELO GIORGETTI
Cronaca

E' morto Paolo Pepino, un amore per sport e giornalismo

Storico collaboratore della Nazione. Ha seguito con affetto infinito la Rari Nantes, di cui per una quindicina di anni ha indossato la maglia giocando in serie A

Paolo Pepino

Firenze, 16 dicembre 2021 - Ci ha lasciati nella notte Paolo Pepino, storico collaboratore della Nazione e soprattutto un amico per moltissimi di noi. Appassionato di sport - pallanuoto, tennis, sci -  e competente per averli praticati, Paolo ha saputo unire amore per i particolari e puntualità nei suoi resoconti per il giornale.

Ha seguito con affetto infinito la Rari Nantes, di cui per una quindicina di anni ha indossato la maglia giocando in serie A nella squadra di pallanuoto - non se ne vantava mai, era il suo orgoglio segreto e con modestia lo manteneva per sé - dedicandosi a una frequentazione dello sport totale e trasversale.

Il 'grande Pepo' - noi lo chiamavamo così, sapendo che l'aggettivo grande lo faceva arrossire - aveva una tenacia da cronista vero e appassionato delle discipline minori, come le definiva lui, con un sorriso che però faceva capire esattamente il contrario.

Per lui lo sport era vita, lo capivamo da ogni parola dei suoi articoli. Anche per questo Paolo lascia un vuoto enorme nello sport fiorentino e all’interno del nostro giornale, la sua competenza cordiale era un patrimonio di tutti. Avrebbe compiuto 80 anni fra poche settimane e nei nostri occhi resteranno per sempre il suo sorriso e la sua figura snella da sportivo praticante anche in età avanzata, perché per lui il tempo sembrava non passare mai. Paolo lascia la figlia Elena, amorevolissima custode dell’ultima durissima battaglia combattuta dal suo splendido padre. 

Il ricordo di Giani

“Eleganza e raffinatezza erano le doti di Paolo nel raccontare nuoto e pallanuoto attraverso le pagine de La Nazione. Ma anche il tennis, sport nobile per eccellenza e che quindi ben si addice a quello che era il suo stile di narrare e fare cronaca”. Anche il presidente Eugenio Giani partecipa al dolore per la scomparsa di Pepino. “Davvero una perdita che mi addolora profondamente – aggiunge Giani - Ha lasciato il segno nel suo lavoro di giornalista, di voce della città, di autentica espressione di un mondo sportivo che ha i suoi protagonisti negli atleti che raggiungono i risultati, ma anche in chi queste gesta le racconta. E in questo, a Firenze e in Toscana, Paolo è stato un protagonista. Mi unisco al cordoglio dei tanti colleghi toscani, che ne hanno apprezzato le grandi doti di umanità, e al dolore della famiglia”.