RICCARDO GALLI
Cronaca

Paolo Rossi, la commozione di Antognoni: "Lui, il più grande di tutti noi"

Le parole dell’ex Capitano della Fiorentina, con lui campione del Mondo nel 1982: "Ciao amico mio"

Paolo Rossi e Giancarlo Antognoni (foto Germogli)

Paolo Rossi e Giancarlo Antognoni (foto Germogli)

Firenze, 11 dicembre 2020 - Paolo e Giancarlo erano campioni del Mondo, erano avversari leali, erano soprattutto amici. Anzi, fratelli. Antognoni e Rossi si erano incontrati l’ultima volta un annetto fa. Ancora ricordi, ancora emozioni, ancora la voglia – da fratelli – di rivedere insieme quel Mondiale vinto nel 1982 e di raccontarsi quelle mille sfide con le maglie ’nemiche’ della Fiorentina e della Juventus. Antognoni è commosso quando, attraverso le immagini rilanciate dal sito ufficiale della Fiorentina, rivolge il suo abbraccio a Pablito. "La perdita di Paolo – sono parole dell’ex Capitano viola – è un grande dispiacere per noi dell’82, ma anche per tutta Italia". I gol, gli abbracci, le partite da vincere insieme con la Nazionale, quelle in cui battersi in campionato: ma se c’è una cosa che Antognoni si porterà sempre dentro, con orgoglio, è il sorriso di Rossi. Quel modo che Pablito aveva nell’affrontare tutto. Le grandi gioie come le difficoltà: tutto senza rinunciare a regalare e regalarsi un sorriso.

«Paolo ha lasciato dei messaggi unici e preziosi – continua Antognoni –. Per noi campioni del Mondo è stato il giocatore più importante non solo per i gol che ha fatto, ma anche per la sua simpatia e il suo sorriso". Continua l’attuale dirigente viola: "Puntualmente ogni mattina che ci trovavamo all’allenamento, in stanza o in albergo, lui ti regalava una bella parola, una battuta. Ti faceva andare a giocare la partita tranquillo... poi, poi veniva la nostra intesa sul campo: gli davo la palla e segnava. Io ero quello che gli giocava più vicino", precisa Antognoni quasi a voler ribadire la sua intesa, sempre perfetta, con il compagno di avventura in azzurro.

Un anno fa, dunque, l’ultima volta che Paolo e Giancarlo hanno trascorso qualche ora insieme. Hanno sorriso, hanno ricordato, hanno provato a vedersi chissà come negli anni futuri. "E comunque – riprende Antognoni – Con quelli dell’82 sono sempre rimasto in contatto. Sì, Paolo l’ho sentito e visto l’anno scorso. Era un toscano sempre con la battuta pronta". I sorrisi e le battute da toscano di razza, qui la commozione di ’Antonio’ si fa sentire più forte, fa capire ancora di più il legame fra quei due ragazzi che nel 1982 fecero sognare il mondo. "Paolo è ricordato da tutti con affetto. Ci ha dato delle grandi gioie in campo. Purtroppo, è un’annata maledetta che ci porta via delle persone a cui saremo sempre molto legati".

Dal sito ufficiale della Fiorentina al messaggio social. Un messaggio breve. Anzi, solo un saluto. L’ultimo rivolto a Pablito, al campione del Mondo, al fratello. "Ciao, amico", scrive Antognoni. Stop. A vincere, questa volta, è solo il dolore.