
Celebrata in Santa Maria del Fiore la cerimonia in suffragio di Bergoglio. Tanti fedeli per la celebrazione che si è svolta nel pomeriggio di giovedì 24 aprile (Foto NewPressPhoto)
Firenze, 24 aprile 2025 - Siamo già in un’altra dimensione, quella in cui “la preghiera per i defunti può non solo aiutarli, ma rendere anche efficace la loro intercessione in nostro favore”. Nella messa in suffragio per Papa Francesco nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, alla presenza di molti fedeli, l’arcivescovo Gherardo Gambelli, che da Bergoglio è stato ordinato, insiste sul tema della misericordia di Dio che perdona tutto, rimprendendo alcune parole del Papa sulla confessione e sulla missione così come disegnata dall’esortazione apostolica ‘Evangelii Gaudium’, per cui il testimone si distingue da colui che fa proselitismo perché è capace di rendere ragione della speranza che è in lui con dolcezza e rispetto, con il tratto della gentilezza.
Per Papa Francesco la gentilezza è "una liberazione dalla crudeltà che a volte penetra le relazioni umane, dall’ansietà che non ci lascia pensare agli altri, dall’urgenza distratta che ignora che anche gli altri hanno diritto a essere felici.
Oggi raramente si trovano tempo ed energie disponibili per soffermarsi a trattare bene gli altri, a dire “permesso”, “scusa”, “grazie”. Eppure ogni tanto si presenta il miracolo di una persona gentile, che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire una parola di stimolo, per rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza. Questo sforzo, vissuto ogni giorno, è capace di creare quella convivenza sana che vince le incomprensioni e previene i conflitti".
Se la notizia della morte di Papa Francesco nel lunedì dell’Angelo ci ha rattristato profondamente, "sperimentiamo ora - ha osservato Gambelli - che la grazia del Signore si sta riversando progressivamente nei nostri cuori infondendoci fiducia, consolazione, speranza".