Firenze, 15 febbraio 2019 - Fischietta «Avanti popolo alla riscossa» ed è tutto contento. Se vi chiedete cosa ci sia da cantare e da essere contenti, aspettate di sapere che l’esecutore è un pappagallo. Cipolla, detto «Cipo», è un calopsita e vive alle Cure con la famiglia che lo ha adottato lo scorso anno. La gioia di aver trovato una casa fu tanta che intonò quasi subito il celebre inno comunista alleggerendo poi l’esibizione con un accenno del motivetto «Ammazza la vecchia...». «Abbiamo provato a rintracciare il padrone, ma non c’è stato verso – spiega la padrona –. Le canzoni un po’ vintage farebbero pensare a un anziano, ma chissà...».
Ora Cipo ha improvvisamente esteso la propria fama oltre i confini di quartiere, almeno fino a viale don Minzoni e via Masaccio, perché domenica è scappato e Michela Rizzuti, la sua padrona, ha diffuso volantini e chiesto aiuto sui social network – mezzo di comunicazione efficace per quanto, chissà, forse eccessivamente moderno per un uccellino dai gusti evidentemente più retrò – segnalando proprio la propensione a zufolare la popolare canzone politica. «Non è la prima volta che scappa – racconta Michela Rizzuti – Lo lascio girare libero, è socievole e gli piace appoggiarsi sulla spalla di chi è in casa ed è talmente leggero che non te ne accorgi neanche».
E difatti è stato così che l’uccellino – refrattario alla gabbia come ogni uccello più che da rivoluzionario di razza – ha varcato la soglia ed è volato via. I volantini e il suo richiamo sonoro hanno aiutato la padrona a ritrovarlo. «Ha l’istinto del fuggitivo ma poi ha paura di restare solo – spiega ancora Michela – Ho individuato l’albero dove si era rifugiato perché fischiavo e lui rispondeva agitato. Ma se vola troppo in alto, poi non riesce a scendere». Dal ramo di viale don Minzoni è poi passato sul balcone di una signora che ha contattato la Lipu, alla quale la proprietaria aveva già indirizzato la segnalazione di scomparsa comprensiva del curriculum sui generis di Cipolla.
Quindi lunedì Cipo, pappagallo militante, è tornato a casa. E ovviamente fischietta la sua personale riscossa. «Fischia quando è allegro e quando vuole attirare l’attenzione», spiega la padrona. Canta che ti passa, si sa. L’esperienza gli farà allargare la playing list un po’ vintage? «Ho provato a insegnargli qualche altro motivo – risponde Michela Rizzuti – occorre molta pazienza e precisione con le note. Ci provo, mi segue un po’ e poi torna su ‘Bandiera rossa’». Pappagallo di incrollabili convinzioni, il «compagno Cipo».
laura gianni