LISA CIARDI; LA RIQUALIFICAZIONE
Cronaca

"Parcheggi e servizi, così si salva Firenze"

Domani al Nana Bianca convegno di Ance sulla riqualificazione urbana. Di Nardo: "Ripensare la città prima che diventi Disneyland"

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di Lisa Ciardi

La riqualificazione urbana e l’abitare nel dopo pandemia al centro del convegno che si svolgerà domani, a partire dalle 9.45, all’auditorium Nana Bianca, in piazza del Cestello 10. L’incontro, il primo di due eventi organizzati da Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Firenze, vuole essere un focus sull’attrattività della città verso i grandi investitori del settore immobiliare. La riflessioni partirà dalla pandemia e da come questa abbia mutato profondamente il modo di vivere le nostre abitazioni, accrescendo la sensibilità ambientale e la necessità di rivedere e ripensare la progettualità degli spazi abitativi e urbani. A introdurre i lavori sarà il presidente di Ance Firenze, Pierluigi Banchetti. Quindi, moderati dal vicepresidente Vincenzo Di Nardo, interverranno l’archistar Massimiliano Fuksas; Marco Casamonti di Archea Associati; Stefano Boninsegna di Genius Loci Architettura; Elena Stoppioni di Save the Planet; l’assessore all’urbanistica di Firenze, Cecilia Del Re; Paolo Di Nardo del team curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2021; Giuseppe De Luca, direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e l’assessore regionale all’Urbanistica Stefano Baccelli.

"Insieme a Milano, Firenze è una delle città più ambite dagli investitori – spiega il vicepresidente di Ance Firenze, Vincenzo Di Nardo – visto che Roma è penalizzata dalle difficoltà di rapportarsi con la pubblica amministrazione e Venezia viene evitata per i problemi logistici, i costi altissimi delle manutenzioni e perché ormai di fatto abbandonata dai residenti". Ma proprio il confronto con le altre città "celebri" d’Italia e con le difficoltà che alcune stanno registrando deve, secondo Di Nardo, spingere a una riflessione sul futuro.

"Il rischio di trasformare il centro storico in una grande "Disneyland" esiste anche a Firenze – spiega – ed è quello che dobbiamo evitare. Serve una riflessione profonda per far sì che la città non continui a svuotarsi e l’unico modo è garantire a chi ci vive parcheggi e servizi. Un aiuto forte, in questo senso, arriva dal Pnrr, ma serve una visione d’insieme per cogliere davvero questa opportunità. Un ulteriore supporto ci viene dato dalla tramvia che può aiutarci ad allargare i confini della città, a disegnare una Firenze da un milione di abitanti e a smettere di concentrare i poli attrattivi nel centro storico". Ma questo percorso ha bisogno anche di scelte tecniche coraggiose. "Per perseguire l’obiettivo della riqualificazione urbana – conclude Di Nardo - occorre semplificare il quadro normativo e velocizzare le pratiche autorizzative. Serve un’urbanistica liquida fatta di dialogo fra amministrazione e cittadini, bisogna piegare al buon senso la gabbia normativa. Per rendere vivibili gli appartamenti del centro storico occorre consentire la realizzazione di pertinenze all’aperto attraverso terrazze a tasca e corti interne. Le Sovrintendenze e le regole della conservazione si devono piegare alle nuove necessità di rendere abitabili gli edifici preesistenti. Passato e contemporaneità devono convivere per rendere abitabili le vecchie strutture come è successo con le Murate, esempio da seguire per il futuro".

Il secondo evento di Ance Toscana, in programma a dicembre, permetterà di approfondire l’impatto dei grandi investitori del settore immobiliare sulle opportunità di mercato e di investimento, ancora una volta considerando le nuove esigenze maturate a causa della pandemia.