REDAZIONE FIRENZE

Parcheggi, profondo rosso. Sas e Comune in ‘ansia’ per Guidoni e San Donato Un milione di buco in 5 anni

La municipalizzata: "Serve rimetterci le mani. Così sono a rischio altri servizi". Palazzo Vecchio ha già rivisto le tariffe, ma per gli abbonati non cambia nulla. .

La municipalizzata: "Serve rimetterci le mani. Così sono a rischio altri servizi". Palazzo Vecchio ha già rivisto le tariffe, ma per gli abbonati non cambia nulla. .

La municipalizzata: "Serve rimetterci le mani. Così sono a rischio altri servizi". Palazzo Vecchio ha già rivisto le tariffe, ma per gli abbonati non cambia nulla. .

Da sei anni la gestione del parcheggio scambiatore T2 Guidoni risulta sempre più difficile e onerosa. Le perdite, dal 2019 al 31 dicembre 2024, viaggiano a una media di 160 mila euro l’anno (188 mila solo l’anno scorso). In totale un milione di rosso. E questo lo si deve agli altissimi costi operativi e ai minimi ricavi. Una situazione ’grave’ tanto da arrivare all’attenzione della Commissione Controllo di Palazzo Vecchio che, nei mesi scorsi, ha convocato i vertici di Servizi alla Strada per capire come stiano realmente le cose. "Su quel parcheggio bisogna rimetterci le mani. – la relazione del presidente di Sas – Perché le tariffe applicate non possono non portare a un disavanzo. Un buco che poi si riverbera anche su altri servizi". Per correre ai ripari, il Comune, d’intesa con Sas, ha dunque proceduto a una rimodulazione delle tariffe che sono passate da un euro a 1,50 euro fino a 5 ore di utilizzo, 2,50 euro oltre le 5 ore fino a 12 ore di utilizzo, 4 euro per ogni ora oltre le prime 12 frazionabile ai 30 minuti. Ma il rischio è che se questo non dovesse bastare potrebbe scattare un ulteriore aumento.

L’argomento è stato discusso anche in Consiglio comunale a fine marzo a seguito di una mozione presentata dal consigliere Matteo Chelli (Fdi): "Sulle politica di gestione degli stalli il fallimento è evidente. – le sue parole – Il punto è che nelle intenzioni quel parcheggio scambiatore dovrà diventare un multipiano da 1500 posti, ma con quale denaro viste le perdite?".

E l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio in Aula ha risposto che "il tema dell’utilizzo dei parcheggi scambiatori è davvero importante" e "il loro uso lo vogliamo dare in maniera prioritaria a coloro che possono servirsene per andare a studiare o a lavorare in città" e non a chi non ne ha diritto (leggi turisti). Ma va detto che gli aumenti scattati per far fronte al disavanzo non riguardano gli abbonati, per i quali i prezzi rimangono gli stessi.

Altro caso di parcheggio in perdita è quello di San Donato, il ’Quick no problem parking’, gestito da una società privata per conto del Comune che registra una perdita di circa 50mila euro. Oltretutto Palazzo Vecchio "dovrebbe percepire una percentuale degli utili di gestione annuali come corrispettivo della concessione, ma ovviamente non ’becca’ neanche un quattrino perché la gestione del parcheggio è sempre in perdita", l’accusa di Chelli.

A.P.