REDAZIONE FIRENZE

Parcheggio a pagamento Protesta Bottai

I consiglieri di opposizione chiedono la revoca del provvedimento: "Troppe spese per i pendolari".

Parcheggio a pagamento Protesta Bottai

Con una delibera di giunta del luglio scorso, il parcheggio di Bottai è diventato a pagamento, un cambiamento importante per i pendolari che vanno a Firenze o Siena: pagare a ore la sosta in uno dei 90 stalli, ha convinto molti a preferire il mezzo privato a quello pubblico. Con 369 firme, i cittadini a gennaio hanno presentato una petizione per chiedere l’annullamento sia della sosta a pagamento di Bottai che di Tavarnuzze in via I maggio, anch’essa prevista da un’altra delibera sempre del luglio scorso. Sulla seconda hanno avuto successo, grazie a una mozione dei consiglieri di maggioranza ex Pd che ha ottenuto l’assenso del consiglio: la relativa delibera è stata annullata e di conseguenza il parcheggio a pagamento a Tavarnuzze. Ora i 6 consiglieri di opposizione chiedono di fare altrettanto a Bottai.

"La decisione, nata senza confronto con la cittadinanza – ricorda Gabriele Franchi (Cittadini per) – ha avuto ripercussioni sui portafogli dei pendolari e indotto a usare il mezzo privato, a differenza di quanto andrebbe incoraggiato dalle amministrazioni". Oltre alla revoca del pagamento, chiedono di reinstallare sulla Cassia nel centro abitato di Bottai i parcheggi per residenti.

Manuela Plastina