OLGA MUGNAINI
Cronaca

Parcheggio San Donato, un flop da tre milioni "Un piano è chiuso e l’altro mezzo vuoto"

La struttura a Novoli da 1480 posti, doveva versare il 10% degli utili al Comune, ma colleziona perdite da 300mila euro all’anno

di Olga Mugnaini

E’ il parcheggio interrato più grande di Firenze. Di quelli a “scomparsa“, utili senza essere d’impatto. Doveva essere una grande soluzione, anche estetica, per un quartiere affamato di posti auto. E invece, a quanto pare, è un enorme flop, visto che viaggia con perdite mostruose intorno ai 300mila euro all’anno, pari ormai a circa tre milioni e mezzo. Ma la vera beffa è che è praticamente sempre vuoto.

Si tratta del parcheggio pubblico di San Donato, costruito sotto l’omonimo parco, nell’area di Novoli. La capienza è di 1480 posti auto distribuiti su due piani, per una superficie di 45mila metri quadri.

Inaugurata nel 2007, la struttura costò più di venti milioni di euro. Fu realizzata da Immobiliare Novoli Spa e ceduta gratuitamente al Comune, quale onere di urbanizzazione al servizio dell’insediamento allora in corso di realizzazione nell’area dell’ex stabilimento Fiat. "Un’opera che sarà apprezzata appieno con la tramvia e che risolverà i problemi della sosta selvaggia", si disse all’epoca.

Ma non è andata proprio così. A mettere il dito nella piaga sono Matteo Chelli e Angela Sirello, consiglieri di Fratelli d’Italia del Quartiere 5, che hanno ricostruito la vicenda, documentando lo “spreco“ per un investimento così poco utilizzato.

"Con l’entrata in funzione, il parcheggio è stato affidato in concessione alla stessa società costruttrice per i successivi 60 anni - affermano –, poi “ridotti” a 45 con la nuova convenzione del 2015. E ciò previo pagamento di un canone annuo nella misura del 10% degli utili di gestione. Utili che però, nel corso dei primi tredici anni, fino al 2020, ultimo periodo dei quali si hanno i dati economico-finanziari, non si sono mai palesati.

I due esponenti di Fratelli d’Italia spiegano infatti che iI bilanci della gestione hanno registrato, in media, una perdita annua di 266.167 euro, per un totale di 3.460.171 euro. "Conseguentemente, nessun corrispettivo è mai stato incassato dal Comune - proseguono - limitatosi a prendere atto di tutto ciò senza adottare alcun provvedimento, benché la stessa convenzione preveda espressamente che l’Amministrazione possa avviare le pratiche per la risoluzione in caso di gestione gravemente inefficace eo omissione di pagamento del corrispettivo per più di un’annualità".

Il secondo piano del parcheggio è addirittura chiuso al pubblico. All’interno sono presenti numerosi veicoli apparentemente abbandonati.

Ma possibile che a nessuno in un’area tanto affollata non facciano gola tutti quei posti auto?

"Abbiamo provato a pubblicizzare il parcheggio - ha risposto a Chelli e Sirello la società concessionaria –, ma a differenza degli abbonamenti, per la rotazione si sono ottenuti risultati modesti dovuti alla possibilità di raggiungere la zona con i mezzi pubblici ed alla abbondanza di parcheggi di superficie nelle zone limitrofe all’area ex Fiat. Gli studenti, ad esempio generalmente utilizzano poco il parcheggio, probabilmente per la facilità di raggiungimento della zona con i mezzi pubblici".