Parco defunti ’vietato’ alle famiglie: "Ognissanti e 2 novembre chiuso"

La rabbia dei cittadini che non hanno potuto ricordare i loro cari a Poggio Valicaia. L’opposizione attacca

Parco defunti ’vietato’ alle famiglie: "Ognissanti e 2 novembre chiuso"

Due dei cittadini che sono rimasti fuori dal parco dei defunti

"Siamo saliti al parco di Poggio Valicaia per ricordare i nostri defunti, ma abbiamo trovato i cancelli chiusi". Sono diversi i cittadini a protestare per la svista del Comune che ha lasciato chiuso il parco non permettendo loro di ricordare i familiari che non ci sono più. Tra queste persone c’era anche la consigliera di opposizione, Maria Luisa Dipalo che ha annunciato un’interrogazione.

"Sono andata a Poggio Valicaia per dare un saluto ai miei nell’area prevista dal Comune sulla sommità del parco e l’ho trovato chiuso. Questo è successo sia per Ognissanti, sia per la giornata dei defunti, il giorno dopo. Non ho potuto fermarmi a ricordare i miei, dedicare loro un pensiero nell’area dove abbiamo disperso le ceneri. Nella mia stessa condizione, le altre persone che hanno lì i loro cari. Credo sia un fatto grave che l’amministrazione non abbia previsto di prolungare l’apertura, la trovo una mancanza di attenzione e di rispetto".

Dipalo vuole andare fino in fondo: "Ho già chiesto accesso agli atti per capire quante persone sono disperse a Poggio Valicaia – ha detto – da quello che mi so ci sono sempre più persone a Scandicci che per motivi vari (economici o ideologici) ricorrono a questa scelta. Abbiamo intenzione anche di chiedere all’amministrazione di valorizzare maggiormente quest’area. Penso ad una installazione che possa rappresentare la pace o la libertà attorno alla quale ci potrebbe essere un’area in cui i visitatori possono lasciare un pensiero o una preghiera. Oppure la realizzazione di un sentiero di riflessione: un percorso circolare che rappresenti il ciclo della vita e il ritorno alla natura lungo il quale si potrebbero installare pietre incise con parole di conforto o riflessioni sempre sulla vita insieme a panchine commemorative o aree di raccoglimento".

Altri familiari erano presenti davanti al cancello serrato; il parco, rimasto senza gestione, è stato chiuso il 30 ottobre scorso salvo una guardiania. Tutti hanno chiesto la stessa cosa: di fronte a una scelta prevista dalle normative comunali, l’amministrazione avrebbe dovuto garantire a tutti dignità e rispetto. Una necessità di non poco conto anche per l’uso quotidiano del parco, visto che molti dei visitatori non sono al corrente dell’esistenza di quest’area.

Fabrizio Morviducci