
. Il parco eolico al Passo della Raticosa: fa discutere il progetto su Monte La Fine e Monte Prato Lungo (FotocronacheGermogli)
È ancora tutto da decidere, per il progetto di parco eolico su Monte La Fine e Monte Prato Lungo: una lunga fila di aerogeneratori, 13 in tutto, del tipo più grande, quelle pale gigantesche che hanno un’asta di supporto di 100 metri, e che in totale, insieme alle pale, sfiorano i 180 metri. La Eea Italy Wind Srl, società con sede a Milano progetta di alzarli sul crinale che divide Emilia Romagna e Toscana, una fila lunga 7 km, per un totale di 13 "mulini", 7 nel comune di Firenzuola, 6 sul territorio di Castel del Rio, con una produzione stimata annua di 206,9 GWh. Nei giorni scorsi si sono tenute due assemblee pubbliche, a Piancaldoli e a Firenzuola, ed erano presenti soprattutto i contrari all’eolico.
Il sindaco, che pure ha già manifestato le proprie preoccupazioni per il notevole impatto paesaggistico, esprime al momento una posizione di attesa: "Vogliamo esaminare le risultanze della Valutazione di impatto ambientale – dice Giampaolo Buti -, e mi sono già sentito con il sindaco di Castel del Rio: ci parleremo e cercheremo di assumere una posizione unitaria". Chi invece ha già deciso, ed è un no secco, è il gruppo di opposizione di centrosinistra ’Bene Comune’. "Il Comune deve prendere una posizione di contrarietà – dice il capogruppo Giordano Allkurti -: abbiamo già dato". E racconta le preoccupazioni espresse nelle assemblee: "l’alterazione del paesaggio e l’impatto ambientale (disboscamento in grandi aree, scavi e cementificazione per le fondamenta delle turbine), in un territorio che ha già passato troppe difficoltà legate alle frane; così come l’impatto su siti archeologici, come il Sasso di San Zanobi. Altra grande preoccupazione riguarda le probabili ricadute economiche sul turismo lento, non solo per la via Degli Dei, ma anche per le Alte Vie di Firenzuola e per l’Alta Via dei Parchi".
Allkurti parla anche di alternative: "Sarebbe più opportuno investire in impianti fotovoltaici, micro-eolico e in Comunità Energetiche Rinnovabili, che peraltro si è già costituita nel nostro Comune". ’Bene Comune’ invita sindaco e maggioranza a scegliere: "Basta tergiversare, perché se si ha una visione di territorio che tenda a svilupparne le potenzialità, non ci debbono essere dubbi sul fatto che opere come quella proposta non sono compatibili. Abbiamo già dato il nostro oneroso contributo al Paese, per opere pubbliche e non".
Paolo Guidotti