Quarant’anni fa usciva sul grande schermo ’Paris, Texas’, il film che consacrò definitivamente il suo regista, Wim Wenders, nell’Olimpo dei grandi autori del cinema mondiale. La pellicola, interpretata da Harry Dean Stanton e Nastassja Kinski, nel 1984 vinse la Palma d’Oro al Festival di Cannes, e la critica definì quell’opera, diventata un cult, "il film più calmo, più sobrio che Wenders abbia mai diretto".
In occasione dell’anniversario, stasera alle 21, Giunti Odeon propone nella sua sala cinematografica ’Paris, Texas’ in una nuova versione restaurata, per la prima volta in 4K, in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Si tratta dell’ultimo film del periodo americano di Wenders, scritto da Sam Shepard, un road movie libero, tenero e disperato, un omaggio ai luoghi del western, una rilettura umanissima dei generi hollywoodiani. Si racconta di un padre che invecchia sotto il cappello da baseball e un figlio bambino attraversano il Texas su un pick-up, in cerca d’una moglie e mamma perduta anni prima. Parlano di teoria del big bang e del perché lei se n’è andata.
L’uomo, che aveva chiuso nel silenzio colpe e sconfitte, riscopre la parola e il senso delle relazioni umane. Li riscopre così bene che quando infine trovano la donna, in una specie di sex club dove le ragazze parlano ai clienti attraverso un vetro, senza vederli, Harry Dean Stanton può spezzarle e spezzarci il cuore raccontando una storia, che naturalmente è la loro storia. Lei è la Nastassja Kinski (nella foto) del 1984, da allora in poi un’icona.
O.Mu.