
La sorella di Eleonora, Elisabetta Guidi, durante la fiaccolata organizzata l’11 febbraio scorso dal Comune di Rufina
di Teresa Scarcella
"Come stiamo? Come vuole che stiamo, bene... per quanto si possa stare bene in una situazione del genere". Una sorella assassinata, un bambino di appena due anni ’orfano’, lo strazio nel cuore. Elisabetta Guidi è la sorella maggiore di Eleonora, uccisa a coltellate l’8 febbraio, nella casa che divideva con il compagno, mentre preparava un caffè. E dopo un mese e mezzo dalla tragedia che ha sconvolto due famiglie e l’intera comunità di Rufina decide di rompere il silenzio. Non lo aveva mai fatto, ora fa fatica ma ostenta tranquillità. Nella sua voce non c’è rabbia, un sentimento che d’altronde non è mai emerso pubblicamente, neppure nei giorni successivi al femminicidio, l’ennesimo senza un apparente perché. Fin da subito amici e parenti si sono trincerati nel dolore, salvo affidare ai social qualche pensiero, poche parole per ricordare ’Ele’.
Lorenzo Innocenti si è svegliato, le sue condizioni stanno migliorando ed è stato arrestato perchè potrebbe farlo ancora... "(pausa)... Sì, certo siamo stati avvisati. Abbiamo piena fiducia nella giustizia e nella decisione del pubblico ministero. Ma adesso non possiamo fare altro che aspettare che ogni cosa faccia il suo corso".
Come avete preso le novità e cosa vi aspettate adesso? "Siamo tranquilli. Aspettiamo gli esiti degli accertamenti ma restiamo fiduciosi". Gli accertamenti cui fa riferimento Elisabetta sono la perizia, richiesta su Innocenti per accertare la sua capacità di affrontare prima di tutto un interrogatorio e poi, eventualmente, un processo. Se così fosse, potrebbe essere lui stesso a spiegare cosa è accaduto quella mattina nella casa di via Pavese a Rufina: il delitto efferato, il tentativo di suicidio. Sciogliendo così i dubbi degli inquirenti rimasti gomitolo di fili ingarbugliati. Conoscere il movente è l’ultimo dei pensieri della famiglia di Eleonora, ma a fare la differenza potrebbe essere un eventuale processo e quindi la possibilità di avere giustizia.
In questo periodo avete provato a darvi delle risposte? Vi siete fatti un’idea di cosa possa essere accaduto quel giorno? "No, non ci siamo fatti alcuna idea. D’altronde non spetta a noi, ci sono gli organi preposti per quello. Abbiamo deciso di affidarci a loro". Tra le priorità della famiglia di Eleonora c’è prima di tutto la tutela del bambino di un anno e mezzo, rimasto orfano di madre. Troppo piccolo per avere coscienza della tragedia che si è consumata a pochi passi da lui, in quella che doveva essere la sua comfort zone, ma abbastanza grande per percepire l’assenza della madre.
Il figlio di Eleonora per adesso è stato affidato a lei. Come sta? "Beh, non è una situazione facile, lo può capire, c’è ancora tanto da fare. Almeno io ho un figlio, che è poco più grande di mio nipote. I bambini si fanno compagnia, ed è un bene". Il piccolo, che a luglio compirà due anni, è stato fin da subito affidato alle sue cure. Un affido temporaneo, alla luce di quelle che fino a ieri erano le condizioni del padre. Il suo futuro è nelle mani del Tribunale dei minori di fronte al quale, proprio ieri, si è svolta un’udienza sul mantenimento. L’avvocato Jacopo Piccioli, legale della famiglia Guidi, ha fatto richiesta di sospensione e decadenza della responsabilità genitoriale di Lorenzo Innocenti. Già ad aprile il tribunale potrebbe pronunciarsi. Se la richiesta venisse accolta, il bambino potrebbe venire dato in affido definitivo alla zia.