L’associazione Mani Tese è nata nel 1964 per affrontare le problematiche dei paesi, povertà, disuguaglianze, sfruttamento e problemi ambientali. L’idea principale di Mani Tese si basa su un detto cinese “non dare il pesce ma insegna a pescare” ovvero “non affrontare gli effetti ma le cause” e il nome dell’associazione è nato da una rivista cristiana. L’associazione gestisce mercatini dove si raccolgono e si rivendono materiali usati come vestiti e libri. I progetti sono indirizzati in tutto il mondo, soprattutto in Asia, Africa e America Latina. Nei paesi in cui Mani Tese opera si sono create collaborazioni con altre associazioni e anche con programmi televisivi e premi Nobel che hanno contribuito a far conoscere le problematiche che Mani Tese punta a risolvere.
La pandemia ha diversificato il loro lavoro a seconda dei bisogni dei vari paesi. Negli ultimi anni Mani Tese si è occupata di un altro problema: la fast fashion, che è prodotta con materiali scadenti e provoca inquinamento ambientale e sfruttamento dei lavoratori. Abbiamo ricavato queste informazioni dall’intervista che abbiamo fatto a Samuele e Susanna, due volontari, gentili e disponibili, di Mani Tese. Con il loro intervento abbiamo ricevuto risposte e maturato nuove domande…