Firenze, 27 giugno 2022 - Innocue velature o, a essere fortunati, temporali di calore. Di pioggia ancora nulla e si sa quanto ce ne sia bisogno, soprattutto per l’agricoltura, dato che dalla grande sete, almeno per ora, ci sta salvando l’invaso di Bilancino. Nell’attesa che il meteo si metta temporaneamente al brutto, alcuni parroci mobilitano i fedeli in uno sforzo di preghiera collettiva che metta fine alla siccità. Via social ci ha già pensato don Cristian Comini, parroco di Chiesanuova, località in mezzo alla pineta sui poggi che dividono San Casciano da Scandicci. "Arrivano tantissime richieste di preghiera per la pioggia, la situazione è drammatica, per famiglie ed animali, la campagna, quindi - ha postato su Facebook don Cristian qualche giorno fa - cerchiamo, tutti insieme, di strappare questa grazia a Dio, nostro Padre e Creatore", seguito dal testo canonico dell’orazione specifica. Ieri mattina, il parroco dei Santi Quirico e Giulitta a Capalle, don Nicodemo Delli, ha pregato durante la messa domenicale perché cada la pioggia e domenica prossima, nelle liturgie delle 10,30 e delle 17,30, lo farà don Vincenzo Arnone, rettore della chiesa di San Giovanni all’Autostrada.
Affidarsi all’Altissimo per le necessità quotidiane è o dovrebbe essere nel dna di ogni fedele, ma in talune situazioni l’invito arriva direttamente dalle gerarchie, come già successo a Milano, nel Polesine e a Rimini. Una preghiera per invocare da Dio il dono della pioggia, nella primavera di dieci anni fa, è stata inviata ai presbiteri della diocesi fiorentina dal cardinale Giuseppe Betori, a seguito del periodo di siccità che stava colpendo come in questo periodo ampie zone del Paese. L’arcivescovo, allora, esortò i parroci a "pregare e far pregare per chiedere il dono della pioggia" . L’arcivescovo aggiunse una preghiera per sensibilizzare su stili di vita, rivolti al risparmio delle risorse: "’Perché ci impegniamo in stili di vita responsabili e coerenti con la necessità di garantire per tutti un accesso equo, sicuro e adeguato all’acqua, a beneficio delle generazioni presenti e future, preghiamo’".
Ancora l’invito esplicito non è stato rinnovato, ma con tutta probabilità non si dovrà attendere molto. Lo auspica anche Coldiretti, che in varie zone d’Italia ha caldeggiato un triduo per la pioggia. "Tra i servizi che svolgo uno dei più entusiasmanti e coinvolgenti è quello di consigliere ecclesiastico della Coldiretti della Provincia di Livorno - ha postato sui social don Paolo Razzauti -. Gente che ama la terra e che per essa dona la vita. Stanno vivendo un momento particolare per l’aumento dei costi e per la siccità. Mi sono sentito interrogato dalle loro ansie e speranze e celebrerò la Messa di ogni mattina alle 8 al Carmelo di Livorno, per invocare il dono della pioggia".