![Una delle mega sculture di Thomas J Price che dal 14 marzo sarà istallata in piazza della Signoria, nell’ambito di “Supernovecento“ Una delle mega sculture di Thomas J Price che dal 14 marzo sarà istallata in piazza della Signoria, nell’ambito di “Supernovecento“](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZGY1NTNiOTAtOWIwOC00/0/parte-il-supernovecento-mostre-e-maxi-statua-larte-rilegge-il-presente.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Una delle mega sculture di Thomas J Price che dal 14 marzo sarà istallata in piazza della Signoria, nell’ambito di “Supernovecento“
Una scultura in bronzo con patina d’oro alta quasi quattro metri, raffigurante una giovane donna contemporanea, comparirà dal 14 marzo in piazza della Signoria, “misurandosi“ con le celebri statue di David o del Perseo, del Nettuno o dell’Ercole e Caco. E’ l’opera dell’artista inglese Thomas J Price, classe 1981), uno dei segni più evidenti del “Supernovecento“, il programma del primo semestre 2025 del Museo di piazza Santa Maria Novella, curato dal direttore Sergio Risaliti che coinvolgerà Museo Novecento, Palazzo Vecchio e Manifattura Tabacchi.
Ben cinque le mostre in programma, che si svilupperanno attorno a quattro filoni principali: il sostegno alle artiste e alle giovani generazioni, l’inclusività, il cambiamento climatico e nuove forme di sostenibilità.
Non a caso l’8 marzo con sarà inaugurata la collettiva “Messaggere“, che vedrà dialogare le artiste Chiara Baima Poma, Fatima Bianchi, Lucia Cantò, Tuli Mekondjo e Parul Thacker, in una riflessione sull’arte come pratica spirituale, a cura di Eva Francioli e Stefania Rispoli.
Oltre a quella di Thomas J Price, sempre il 14 marzo aprirà il progetto espositivo di Marion Baruch “Un passo avanti tanti dietro“, con la più ampia retrospettiva italiana, alla grande artista cosmopolita nata a Timisoara nel 1929. I suoi lavori sono densi di riflessioni sulla creazione artistica ma anche alle politiche sociali: il linguaggio, il lavoro, la migrazione, il confine dell’identità, la donna, il patriarcato, internet e la società dei consumi.
Ad aprile ci sarà una monografica che celebrerà Lorenzo Bonechi, a settant’anni dalla sua nascita (Figline Valdarno 1955- 1994). La mostra propone una selezione di opere pittoriche e scultoree incentrate sulle figure femminili in paesaggi da Eden. A giugno il chiostro del Museo Novecento si trasformerà in un’oasi verde con piante native pensata per compensare le emissioni di CO2 del museo e per restituire un giardino sul modello di quello che nei secoli passati adornava il luogo. Tutto ciò col lavoro dell’artista e land conservator americana Haley Mellin dedicato all’emergenza climatica e alla sostenibilità. Saranno esposti poi dipinti e disegni, realizzati con un’immersione totale nelle foreste che con il suo attivismo vuole preservare dalla distruzione. "Affrontiamo i prossimi mesi con un programma scientifico e curatoriale – ha detto Risaliti – che vira decisamente verso l’attualità e le grandi tematiche politiche, sociali e artistiche e le più impellenti urgenze del nostro tempo". L’assessore alla cultura Giovanni Bettarini ha parlato di "un ricco programma che attraversa temi sensibili e attuali. Abbiamo confermato intorno al 400mila euro, per poi essere integrati".