REDAZIONE FIRENZE

Partite vista cantiere. Il Comune ammette: "Teloni non previsti"

Perini ha risposto ad un question time di Sabatini (Lista Schmidt) "Inizialmente gli interventi erano programmati in modo diverso". Il consigliere attacca: "Perché nessuno ha pensato a modifiche?".

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La copertura della Fiesole starà pure "a cuore all’amministrazione comunale", ma del telone della discordia ancora non v’è traccia. E non ve ne sarà da qui alle prossime settimane. La conferma è arrivata direttamente dell’assessora allo Sport Letizia Perini, rispondendo ieri in consiglio comunale a un question time presentato dal consigliere di minoranza della Lista Schmidt Massimo Sabatini. La riqualificazione, tanto nel come e nel quanto, ha impegnato la giunta Funaro sin dall’insediamento in un dialogo delicatissimo con la Fiorentina, ma la copertura della curva a oscurare i cantieri durante le partite casalinghe della Viola non era evidentemente all’ordine del giorno. Poco importa della questione estetica o dei mal di pancia dei tifosi o di chi da casa segue le partite con sullo sfondo una battuta di terra dietro ai pali di De Gea. C’era evidentemente prima da sbloccare l’accordo tra le parti sulla rimodulazione del primo lotto dei lavori del cronoprogramma - pubblicato su La Nazione -, da concludersi entro e non oltre (al netto delle proroghe) il 2026, e sulla garanzia da dare alla società di Commisso di poter rimanere in pianta stabile a giocare nell’impianto di Campo di Marte.

Elementi trascritti nero su bianco nella delibera di indirizzo con cui la giunta ha dato mandato nella prima metà di gennaio agli uffici di Palazzo Vecchio per recepire l’intesa siglata in prefettura lo scorso 3 dicembre. Detto ciò, si torna alla questione della copertura della Fiesole.

"I cantieri sono visibili, come escavatori, grandi mucchi di terra, altri materiali da costruzione, un enorme contenitore blu analogo a quello per la raccolta dei rifiuti, più transenne e teli strapazzati dal vento. Tutto questo rappresenta uno spettacolo indecoroso", l’attacco del consigliere Sabatini, che chiede col suo question time: "Nel bando di gara per i lavori di restauro era stata preventivamente prevista la copertura con teloni dei cantieri e a quali costi?".

Picche, la risposta dell’assessora Perini: "Come si ricorderà quando è stato sottoscritto a seguito di gara il primo contratto non si prevedeva l’esecuzione dei lavori così come si stanno svolgendo ora, ma su tutto lo stadio. In seguito poi al tavolo tecnico in prefettura, è stato dichiarato di dover usare il Franchi per tutta questa stagione sportiva e per le prossime. Per quest’anno, i lavori sono stati fatti per il 40% dello stadio. Quindi naturalmente, dovuto a questo, non era stato scritto in fase di gara il tema della copertura. Conseguentemente, nemmeno l’obbligo da parte di chi sta ora eseguendo i lavori di dover provvedere a coprire il cantiere". Perini ha spiegato che si tratta comunque di "una cosa che sta a cuore anche all’amministrazione comunale" aggiungendo poi: "Ogni argomento è buono per fare polemica sullo stadio, anche tirando in ballo presunte scelte del Comune".

Piccata la replica di Sabatini: "Modificato il cronoprogramma, nessuno dell’amministrazione ha pensato a come gestire la visibile concomitanza tra cantiere e svolgimento delle partite, obbligando così tutti a una non convenzionale coabitazione".

Sabatini però si sofferma su un dettaglio e una data non di poco conto: quella del 19 febbraio. "Ossia la scadenza entro la quale devono essere completate le fondazioni della Fiesole: 116 palificazioni che sosterranno la nuova curva, la platea che le coprirà, nonché l’effettuazione del relativo collaudo con le prove di carico. Una data ormai troppo vicina per i ritmi del cantiere osservabili anche a occhio nudo. Il cronoprogramma, insomma, impone uno sprint".

Francesco Ingardia