
Le nuove regole per la Zcs
Firenze, 28 aprile 2025 - Prorogato fino al 30 maggio il termine per registrare la propria targa per ottenere il pass gratuito sosta residenti. Non solo. Dalla prossima settimana, informazioni e assistenza ai cittadini saranno disponibili presso gli sportelli Urp dei quartieri. Palazzo Vecchio frena sulla corsa alla rivoluzione sosta e viene così incontro a quei fiorentini ancora non in regola con le novità riguardanti i posteggi che sarebbero dovute scattare dal primo maggio. L’annuncio è stato dato dall’assessore Giorgio durante il consiglio comunale.
I residenti che hanno registrato la loro targa sul sito www.serviziallastrada.it hanno superato quota 70mila. Ultimamente, 2500 cittadini al giorno si sono precipitati a fare l’operazione, ma ancora ne mancano parecchi. Del resto, fino a qualche settimana fa in pochi avevano capito la portata della novità. Meglio, pertanto, allungare i termini.
“Stiamo chiedendo ai fiorentini qualche minuto del loro tempo e la loro collaborazione per avere una città più vivibile, in primis per i residenti – ha detto l’assessore Giorgio -. L’obiettivo della registrazione è tutelare la sosta dei residenti dal parcheggio selvaggio e rendere più facili i controlli. Tuttavia, per agevolare i fiorentini che ancora non hanno effettuato la procedura abbiamo deciso di dare un ulteriore mese di tempo per registrare la targa. E, sempre per facilitare le operazioni, specie per chi ha trovato qualche difficoltà, da lunedì 5 maggio sarà disponibile presso gli Urp dei quartieri un servizio di informazione e di assistenza per dare una mano ai fiorentini per registrare la targa sul sito Sas”.
Come funziona la novità per i residenti a Firenze
I residenti possono continuare a parcheggiare gratuitamente nella propria Zcs (per gli abitanti della Ztl confermata la possibilità di sostare nella Zcs 1). Possono anche scegliere di aggiungere una o più Zca al costo di 10 euro mensili ciascuna; in caso di Isee inferiore a 12.500 euro il costo viene dimezzato (5 euro). Previsto anche un abbonamento annuale per il quale saranno scontate due mensilità.
Per aderire è sufficiente entrare sul sito www.serviziallastrada.it, scegliere l’opzione desiderata (una o più Zcs), inserire la targa e pagare on line. Tutto il procedimento è digitale e non viene prodotto nessun contrassegno cartaceo. Saranno gli strumenti in dotazione alla Polizia Municipale e agli ausiliari della Sas a verificare la presenza della targa nella lista dei titolari del pass.
Confermate le regole della sosta: i residenti con pass potranno sostare negli spazi blu promiscui o in quelli a rotazione (solo nell’orario 18-9) delle Zcs diverse da quella di appartenenza. Anche i residenti che non richiedono il pass per le altre Zcs devono comunque registrarsi sul sito Sas per poter parcheggiare nella propria Zcs: in questo modo è possibile un controllo più efficace anche alla luce delle modifiche del codice della strada che ha tolto l’obbligo di trascrivere il cambio di residenza nel libretto di circolazione.
Le esenzioni previste
Sono previste esenzioni per i medici, per le forze armate, per le associazioni di volontariato, per le onlus per la cura della persona, per i caregivers, le donne in gravidanza e i neogenitori (fino al compimento dei due anni di età del bambino). Esenzioni pure per giornalisti iscritti all’ordine, società dei servizi pubblici, pubbliche amministrazioni, veicoli delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e dei mezzi di soccorso. Nel caso che questi mezzi siano dotati di scritte identificative potranno non munirsi di autorizzazione. I veicoli elettrici potranno continuare a parcheggiare gratuitamente.
Come funziona per i domiciliati
I cittadini che non risiedono in uno dei comuni compresi nell’elenco sottostante possono acquisire lo “status di residente” per quanto concerne la sosta del proprio veicolo nella Zcs di appartenenza, determinata sulla base dell’indirizzo di domicilio dichiarato mediante autocertificazione che deve corrispondere a una unità immobiliare con destinazione residenziale. Questa autorizzazione ha una durata massima di un anno.
In dettaglio lo “status residente” non può essere acquisito dai cittadini domiciliati a Firenze che risiedono in uno dei seguenti Comuni:
- Provincia di Firenze: tutti i Comuni
- Provincia di Prato: tutti i Comuni
- Provincia di Pistoia: Comuni di Sambuca Pistoiese, Pistoia, Montale, Agliana, Quarrata, Lamporecchio, Serravalle Pistoiese, Larciano, Ponte Buggianese, Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Massa e Cozzile, Montecatini Terme e Marliana
- Provincia di Pisa: Comune di San Miniato, Palaia, Montopoli in Valdarno, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto
- Provincia di Siena: Comuni di San Gimignano, Poggibonsi, Gaiole in Chianti, Castellina in Chianti, Colle Val d’Elsa e Radda in Chianti
- Provincia di Arezzo: Comuni di Montevarchi, Cavriglia, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, Castelfranco di Sopra, Pian di Scò, Ortignano Raggiolo, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Montemignaio, Poppi, Pratovecchio e Stia
- Provincia di Bologna: Comune di Castiglione dei Pepoli.
Come funziona per i non residenti a Firenze
Per i non residenti non cambia niente. Il costo dell’abbonamento rimane invariato: nella Zcs 1 è di 50 euro al mese, 135 euro trimestrale, 500 euro annuale; per le altre Zcs il costo per ognuna è di 40 euro al mese, 105 euro trimestrale, 400 euro annuale. Il costo dell’abbonamento per le ditte e le società di manutenzione immobili o riparazioni a domicilio per tutte le Zcs è di 700 euro all’anno. Per i veicoli elettrici il costo è dimezzato.
Sul tema sono intervenuti anche il consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Chelli insieme alla capogruppo Angela Sirello: “L’assessore Giorgio, rispondendo ad un question time, ha confermato che non ci sarà nessuna sanzione per i residenti che non registreranno sul portale di Sas i propri veicoli, anche perché obblighi simili e relative sanzioni non possono essere stabiliti con un disciplinare tecnico. La registrazione sarà però necessaria per garantire all’amministrazione di disporre di una banca dati aggiornata per l’effettuazione automatica dei controlli per la sosta.
La domanda a questo punto sorge spontanea: considerato che l’ente può accedere gratuitamente al Pubblico registro automobilistico ed è in possesso della banca dati anagrafica, non era possibile utilizzare l’intelligenza artificiale per interrogare contemporaneamente le banche dati già esistenti e ricavare così i dati necessari? Peraltro, è la legge stessa a prevedere il divieto per le pubbliche amministrazioni di richiedere agli interessati informazioni di cui siano già in possesso. Così facendo, si sarebbe potuto evitare l’ennesimo adempimento burocratico a carico dei cittadini e risparmiare tempo e risorse preziose. Alla faccia della semplificazione”.