Rossella Conte
Cronaca

Pasticceria Sieni, svolta storica: lascia la “sindaca di San Lorenzo”. Nuova gestione da maggio

Andreina Mancini dopo trent’anni andrà in pensione: nel quartiere si è fatta apprezzare da tutti. Ecco chi guiderà il locale dopo di lei. In arrivo i primi cambiamenti: orario lungo dalle 6 alle 22

Andreina Mancini, il volto familiare che ha addolcito le giornate di San Lorenzo con i suoi dolci, ma soprattutto con la sua presenza

Andreina Mancini, il volto familiare che ha addolcito le giornate di San Lorenzo con i suoi dolci, ma soprattutto con la sua presenza

Firenze, 11 marzo 2025 – Ci sono luoghi che non sono semplici negozi, ma veri e propri cuori pulsanti di un quartiere. L’Antica Pasticceria Sieni è uno di questi. Per trent’anni, dietro il bancone, c’è stata Andreina Mancini, il volto familiare che ha addolcito le giornate di San Lorenzo con i suoi dolci, ma soprattutto con la sua presenza. Oggi, la “sindaca di San Lorenzo”, come l’ha ribattezzata il presidente della Regione Eugenio Giani, ha deciso di chiudere quel capitolo della sua vita per dedicarsi alle sue tre nipoti e godersi la meritata pensione. Un passaggio di consegne storico.

Andreina è nata a Radicofani, un piccolo borgo nel cuore della Val d’Orcia, dove tutti si conoscono e si aiutano. Forse è stato proprio quel legame con la comunità a farla sentire a casa a San Lorenzo, un quartiere che per lei ha sempre funzionato allo stesso modo. “Ci si conosce tutti, ci si aiuta. È una famiglia”, racconta. E in questa grande famiglia, la sua pasticceria è il punto d’incontro. Incastonata tra via dell’Ariento e via Sant’Antonino, non è solo un locale di dolci e caffè, ma un vero e proprio confessionale laico, frequentato da residenti e politici di ogni schieramento. “Qui entrano tutti, di destra e di sinistra” dice con il sorriso che l’ha sempre contraddistinta. “La politica si fa nei palazzi, ma le chiacchiere più vere le ho sentite qui dentro”.

Non a caso, il locale di via dell’Ariento nel tempo è stato scelto dall’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi come base per il suo programma dei Cento Punti e dal priore della Basilica di San Lorenzo, don Livi, che proprio lì incontrava residenti e commercianti. Quando nel 1995 Giorgio Sieni, figlio di Vittorio – il fondatore della pasticceria nel 1909 – le regalò il prezioso ricettario di famiglia, Andreina comprese di aver ricevuto molto più di una raccolta di dolci. Dentro c’erano storie, tradizioni, un’eredità da proteggere. E ancora oggi quelle ricette fanno parte del Sieni: la Fedora, l’amor di polenta, i biscotti di una volta, dolci che le sue mani instancabili hanno servito con la stessa passione di sempre, anche nei momenti più difficili.

La pandemia, il caro bollette, gli atti vandalici: la pasticceria ha attraversato tempeste, ma Andreina non ha mai mollato. Ora, dal 1° maggio, il testimone passa ad Alessandro Morrocchi, Edison Molla ed Elidon Huti, già titolari della pasticceria Dolce Morso di via Lanza e della Pasticceria Maioli di Bagno a Ripoli. Oltre a custodire la tradizione, porteranno alcune novità: la pasticceria aprirà alle 6 e chiuderà alle 22, offrendo proposte per il pranzo e per l’aperitivo.

Chiunque abbia varcato la soglia dell’Antica Pasticceria Sieni lo sa: in quel piccolo angolo tra via dell’Ariento e via Sant’Antonino non si è mai entrati solo per un caffè. Si entra per far parte di una storia. E Andreina ne è stata la protagonista più autentica.