Patto sugli affitti residenziali

Canoni ridotti per gli inquilini E cala anche l’Imu per i proprietari

E’ il primo tentativo nazionale di "pace sociale" fra inquilini e proprietari e appartamenti. Un frutto dell’emergenza Covid per venire incontro alla grave crisi economica che ha messo in ginocchio le famiglie. Ieri, dopo settimane di trattative Palazzo Vecchio ha firmato un protocollo di intesa con i sindacati degli inquilini e le associazioni che rappresentano i proprietari di immobili per arrivare ad affitti un po’ più leggeri.

Un patto a tre con il Comune che fa la sua parte applicando l’aliquota Imu ridotta al minimo per i canoni concordati e i proprietari che accettano di applicare una riduzione del 10 per cento all’affitto calcolato sul canone massimo previsto e gli inquilini. Per chi deve pagare l’affitto una boccata di ossigeno in tempi duri. Nell’area fiorentina si calcolano oltre 35mila famiglie che vivono in affitto, di queste fra 14 e 15 mila pagano un canone concordato.

Quello che è stato individuato è, per la prima volta, un percorso condiviso per favorire la ulteriore stipulazione di contratti di locazione a canone concordato che prevedono canoni inferiori rispetto alle altre tipologie contrattuali, la riduzione del canone oppure il passaggio a contratto concordato. Un modo per calmierare il mercato degli affitti promuovendo la trasformazione dei contratti in corso in nuovi contratti a canoni più sostenibili con misure di garanzia e sostegno cercando di reinserire nel mercato degli affitti per fiorentini e lavoratori quelle case già destinate alla ricezione turistica soprattutto nelle zone centrali della città.

A firmare il protocollo ieri mattina c’erano l’assessore alla Casa Andrea Vannucci, le associazioni dei proprietari (Appc, Asppi, Confabitare, Confedilizia, Uppi) e le organizzazioni sindacali degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini). Il protocollo ha una durata di tre anni. Gli attuali sconti valgono per tutti i nuovi contratti (o quelli trasformati) dal 1 luglio al 31 dicembre, poi sarà valutata la possibilità di una proroga. L’intesa si applica a Firenze, ma è valida anche nei comuni limitrofi.

"È una firma importante che ha un grande valore pratico, oltre che simbolico – ha commentato l’assessore Vannucci -. È il primo patto territoriale che a livello nazionale viene rivisto dopo l’emergenza Covid". "Abbassando del 10% i livelli degli affitti – ha aggiunto Laura Grandi del Sunia – si cerca di limitare i danni causati dalla pandemia a migliaia di famiglie. E’ il muro portante della cosiddetta pace sociale, di cui da tempo stiamo parlando".

E un grazie al comune arriva anche dal presidente dell’Uppi (Unione piccoli proprietari) Marco Gaito, "per il riconoscimento della richiesta di sostegno e agevolazione avanzata dai proprietari, categoria pure colpita dall’emergenza sanitaria, che si concretizza con la riduzione dell’Imu al minimo di legge".

Paola Fichera