di Teresa ScarcellaFIRENZEGrande paura per il noto fotografo Massimo Sestini, 62 anni, pratese di nascita e fiorentino di adozione, ricoverato in ospedale a Trento dopo un malore nelle acque ghiacciate del lago di Lavarone. Stava partecipando a un raduno di istruttori subacquei, probabilmente per portare a casa un servizio fotografico in condizioni estreme, come è solito fare ormai da anni, quando intorno alle 13 di ieri si è sentito male proprio durante l’immersione. Non era la prima volta per lui. Già in passato aveva affrontato le acque gelide a Canazei, ma stavolta qualcosa è andato storto. Stando alle prime ricostruzioni, Sestini avrebbe perso i sensi sott’acqua, ad alcuni metri di profondità sotto la calotta di ghiaccio. A soccorrerlo è stato uno dei sub che erano lì con lui, una guardia costiera professionista. Notando che Sestini aveva perso l’erogatore dell’aria si è prima avvicinato per aiutarlo a rimetterlo, per poi riportarlo in superficie vedendolo privo di sensi.
Una volta toccato terra, sono stati i suoi compagni di immersione a rianimarlo. All’arrivo dell’ambulanza, infatti, pare che Sestini avesse già ripreso conoscenza e riuscisse anche a parlare. Dai primi controlli effettuati sul posto non sarebbe emerso nulla di preoccupante, i parametri sarebbero stati nella norma, tanto che in un primo momento lo stesso Sestini non avrebbe sentito il bisogno di andare in ospedale, per poi affidarsi ai sanitari. A quel punto sarebbe stato trasportato con l’elisoccorso, alzatosi in volo come avviene sempre in questi casi, all’ospedale di Trento, in rianimazione.
Qui, stando alle informazioni disponibili, i medici avrebbero iniziato le manovre per liberare i polmoni dall’acqua ingoiata durante la perdita di conoscenza e gli è stato indotto il coma farmacologico per tenerlo sotto controllo e, soprattutto, scongiurare il rischio di un’infezione, possibile conseguenza dell’acqua sporca finita nei polmoni. Non sarebbe in pericolo di vita. "Forza Massimo, non mollare" è il pensiero che gli dedica la Polizia di Stato.