È Niccolò Calonaci il nuovo segretario cittadino di Scandicci. Candidatura unica, unico segretario. Trentotto anni, dipendente del comune di Firenze, nella segreteria della vicesindaca, Paola Galgani, un passato nella Cgil fiorentina, un presente nell’associazionismo nel consiglio della casa del Popolo di Vingone. Calonaci, che vive a Scandicci da una decina d’anni dopo essersi trasferito dall’Isolotto, avrà il compito di traghettare il Pd verso le elezioni regionali, e soprattutto di tenerlo vivo per gli impegni amministrativi.
Calonaci, la sua nomina allinea il partito con la mozione congressuale maggioritaria. Come gestirà il passaggio?
"E’ vero che ho votato Schlein al congresso, ma l’operazione politica che ha portato alla mia segreteria è stata unitaria. Tutti i passaggi sono stati condivisi con il segretario uscente, Tommaso Francioli. Con lui c’è un rapporto che va anche oltre la militanza di partire".
Eppure c’erano anime diverse nel partito
"Non avrei accettato una candidatura di bandiera. E questa, secondo me, è una cosa che deve essere chiara a tutti. Ho accettato perché voglio essere il candidato di tutti, e questo sarò".
La prima che si presenterà è quella delle regionali. Scandicci, è sempre stato uno dei grandi elettori dei vari presidenti di centrosinistra, come si prepara all’appuntamento?
"Il Pd scandiccese sa bene come ci si mobilita. Anche per le elezioni regionali daremo ovviamente quello che è il nostro contributo alla riconferma del centrosinistra al governo. Speriamo con una coalizione che sia la più ampia possibile perché comunque abbiamo visto in Umbria e in Emilia Romagna, che le coalizioni che reggono, sono quelle che convergono sui temi portanti di governo, non quelle che sono dei meri cartelli elettorali. Ma coalizioni che vanno coltivate ed è anche quello che faremo a Scandicci".
C’è un tema anche sulle candidature. Con Merlotti che vorrebbe una riconferma, ma anche l’ex sindaca di Lastra, Bagni che vorrebbe correre. Che farete?
"La domanda non va fatta a me, ma alla direzione regionale del partito che decide sulle candidature per le prossime regionali".
Vero, ma Scandicci è un territorio che ha numeri e peso specifico per poter incidere. Come pensate di poterlo fare?
"Ovviamente il Pd di Scandicci, se c’è in campo un candidato di Scandicci, lo sostiene".
Politica cittadina, qual è la sua posizione riguardo i rapporti con le forze avversarie?
"Sui temi siamo disposti a ragionare su tutto. E lo faremo partendo dalle nostre posizioni. Per esempio sullo sviluppo della città, la sindaca ha fatto un’apertura in consiglio molto importante. Io, con le mie convinzioni, mi confronterò con tutti".