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Pd, oggi le primarie a nervi tesi "Scandicci di tutti" all’attacco

Alla vigilia del voto esce allo scoperto un gruppo di cittadini con una lunga serie di richieste politiche

Pd, oggi le primarie a nervi tesi "Scandicci di tutti" all’attacco

Gli ultimi veleni prima del voto. Venerdì sera una ‘mano de Dios’ ovviamente anonima, ha segnalato la pagina Facebook di Andrea Giorgi, che è rimasto bloccato non potendo completare la campagna elettorale su questa piattaforma. E meno male che oggi si vota per le primarie, in un clima pesantissimo e di violenza psicologica strisciante tra le due fazioni interne al Pd in lotta fratricida. Oltre alle ruggini nate dalle vecchie primarie, la componente congressuale non è banale in questa battaglia. Con i bonacciniani che esprimono sindaco, segretario e consigliere regionale, c’è tutto lo stato maggiore Schleiniano mobilitato su Scandicci per mettere qui almeno una bandierina sul territorio metropolitano. Dopo aver perso Campi, con Signa ritenuta incerta, sono concentrate a Scandicci tutte le energie. Ma nel giorno del voto (oggi dalle 8 alle 20), non mancano altre sollecitazioni. "Siamo un gruppo di donne e uomini preoccupati per il destino della nostra città – si legge nella lettera diffusa da un gruppo di scandiccesi, diversi di questi con posizione politica a sinistra del Pd - siamo delusi e critici in merito ad alcune scelte fatte dall’amministrazione negli ultimi anni e anche il modo confuso con cui la maggioranza politica sta affrontando la scadenza elettorale solleva notevoli perplessità. Per cercare di dare un contributo, da circa un anno, abbiamo iniziato a riunirci e a confrontarci, intitolando il gruppo con il nome ‘Scandicci di tutti’". Il gruppo parte dalla necessità di incentivare la partecipazione dei cittadini. Sul piano dell’urbanistica è un no alla cementificazione del centro, con più attenzione alla residenza per giovani e famiglie con basso reddito. L’auspicio è la realizzazione di una pianificazione seria per quanto riguarda edilizia pubblica sportiva e scolastica. Da punto di vista dello sviluppo economico, la richiesta è attivare percorsi di formazione professionale per disoccupati, giovani e immigrati ma anche ripensare profondamente il ruolo della Fiera annuale, recuperandone e rilanciandone il ruolo di promozione del tessuto produttivo scandiccese e metropolitano. "Scandicci non è un’oasi felice – concludono - occorre aprire un tavolo istituzionale con tutti i soggetti interessati al fine di redigere progetti finalizzati al sostegno delle numerose famiglie e persone in difficoltà. E aprire una mensa popolare".

Fabrizio Morviducci