REDAZIONE FIRENZE

Pd Rompicapo per il candidato unico a sindaco

FIESOLE Gli spifferi delle correnti che agitano il Pd non risparmiano la segreteria fiesolana alle prese con la scelta di...

Gli spifferi delle correnti che agitano il Pd non risparmiano la segreteria fiesolana alle prese con la scelta di un candidato sindaco che non mette d’accordo le diverse anime. Il segretario Cosimo Latini si trova a placare gli animi dei capi corrente che chiedono di contare di più nelle scelte per il primo cittadino. Ad alimentare il fuoco sotto la cenere c’e’ anche l’assessore regionale Serena Spinelli, fiesolana doc, che dopo il no deciso dei mesi scorsi alla sua possibile candidatura a sindaco proposta dal presidente della Regione Giani (scelta vista da quest ultima come un modo garbato per accomodarsi fuori dalla Giunta), ora si riaffaccia sulla scena con un altro personaggio inossidabile come Alessandro Pesci, per due mandati consecutivi, dal 1993 al 2004, sindaco di Fiesole.

Spinelli e Pesci pare stiano lavorando insieme sull’investitura del poco più che 20enne Tommaso Manzini, consigliere comunale in quota Pd, avvocato.

E se c è chi come la lista Cittadini per Fiesole della uscente sindaca Ravoni ha già schierato il suo candidato (Renzo Luchi marito della prima cittadina), diventa sempre più probabile la nascita di una lista civica che appoggi Cristina Scaletti (foto). L’immunologa di Careggi infatti non ha ancora sciolto le riserve, ma la sua candidatura potrebbe almeno in teoria risolvere tutti i mal di pancia del Pd fiesolano. Una candidatura unitaria che sarebbe la soluzione per un centro sinistra allargato anche ad altri partiti che accetterebbero un profilo civico come quello di Scaletti. Tutto sembra essere nelle mani del segretario Latini che ormai da settimane ha avuto il via libera per Scaletti dai vertici regionali del suo partito.