Pedrazzini, la sestese d’acciaio. La 22enne vola all’Iron Man di Nizza

Giulia è stata selezionata per il campionato mondiale: "Emozione gigante, seguo le orme di mio padre"

Pedrazzini, la sestese d’acciaio. La 22enne vola all’Iron Man di Nizza

Giulia Pedrazzini, nella foto con il padre Gabriele, parteciperà all’Iron Man di Nizza

Da Sesto alla sfida non solo con le più grandi atlete del pianeta, ma anche con se stessa. In occasione di quella che è una delle gare più massacranti che lo sport conosca: l’Ironman.

E’ la storia di Giulia Pedrazzini, 22enne tesserata per l’Esseci Triathlon, che il 22 settembre prenderà parte al campionato femminile, a Nizza. La giovanissimadovrà coprire la distanza di 226 chilometri e avrà a disposizione 16 ore per tagliare il traguardo. Una lunghissima maratona insomma. La competizione prevede innanzitutto una nuotata, in acque libere, di 3,8 chilometri, che le atlete devono completare in meno di due ore e 15 minuti. Segue la parte in bicicletta di 180 chilometri, da portare a termine in meno di 10 ore e 45 minuti (compreso il tempo dedicato al nuoto). Infine, ecco una corsa di 42,195 chilometri.

Giulia sarà una delle pochissime italiane al via, probabilmente l’unica della sua categoria (18-24 anni). "La qualificazione l’ho ottenuta un anno fa, quando ho disputato il primo Ironman della mia vita a Cervia". Ma da cosa nasce questa grande passione per il triathlon e per l’Ironman? "La devo a mio padre. Fin da piccola ho seguito le sue gare. Lui ha terminato il suo primo Ironman portandomi in braccio, prima della linea dell’arrivo. In totale è riuscito a concluderne ben 11. Ho sempre avuto il sogno di tagliare con lui il traguardo e ci siamo riusciti a Cervia. A Nizza invece sarò da sola in gara, anche se la mia famiglia e i miei amici non mancheranno e faranno il tifo. E’ molto importante per me, perché avrò bisogno di tutto il supporto possibile".

Da mesi ormai la preparazione per questo appuntamento va avanti, con allenamenti estremamente provanti. "Tutti i giorni macino chilometri a corsa, in bici e a nuoto, con sedute singole o spesso anche doppie – spiega Giulia – I sacrifici sono tanti, ma quando l’obiettivo è così importante e sentito, non pesano. Con l’avvicinarsi della gara la tensione comincia a farsi sentire, anche perché nel frattempo mi sto per laureare, ma sono convinta di arrivare all’Ironman in buone condizioni e pronta, visto che ho seguito alla lettera i consigli di mio padre, che mi ha preparata al meglio. Sarà una grande emozione: nel mio piccolo so - in un certo senso - di rappresentare l’Italia in una manifestazione dove saranno presenti le migliori atlete del mondo. Voglio dare il massimo e togliermi questa soddisfazione di arrivare al traguardo nel secondo Ironman della mia vita".