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Peep di Badia: vittoria parziale per la cooperativa Unica al Tar della Toscana

La cooperativa Unica ottiene una riduzione delle sanzioni dal Tar della Toscana, ma resta una somma ingente da pagare.

Nella foto le case Peep di Badia a Settimo al centro del pronunciamento del Tar

Nella foto le case Peep di Badia a Settimo al centro del pronunciamento del Tar

La cooperativa Unica, attualmente in liquidazione coatta amministrativa, ha ottenuto una vittoria parziale davanti al Tar della Toscana. Il giudice amministrativo ha obbligato il comune a rivedere l'importo delle sanzioni applicate per la maggiorazione dei prezzi delle case, vendute al di fuori delle regole della convenzione siglata per la costruzione delle abitazioni in Peep di Badia. Tuttavia, si tratta di una vittoria circoscritta.

Le sanzioni dovute al comune saranno di 15.954.282,01 euro, invece di 16.345.382,48 euro. Questo rappresenta uno 'sconto' di circa mezzo milione di euro, calcolato in base a una perizia d'ufficio che tiene conto di alcuni 'vuoti' nel computo della superficie utile. Nonostante ciò, resta una somma monstre di 15 milioni e 900 mila euro ancora pendente.

Le cooperative si erano rivolte nuovamente al giudice amministrativo con due ricorsi distinti, poi riuniti in un'unica trattazione arrivata a sentenza pubblicata dal Tar lo scorso sei dicembre. Nel primo ricorso chiedevano l'annullamento del rifiuto del comune di rimuovere i vincoli relativi alla determinazione del prezzo massimo di cessione degli alloggi anche con efficacia retroattiva. Il secondo ricorso riguardava la rideterminazione delle sanzioni.

Con sentenza del consiglio di Stato, il comune ha ottenuto anche di incassare la fidejussione da 3,1 milioni di euro per la mancata realizzazione della piscina di Grioli da parte del consorzio di cooperative.

Il comune non è tra i creditori privilegiati nella procedura di liquidazione della cooperativa e quindi non sa se e quanto incasserà di quelle sanzioni che hanno determinato la fine dello strumento del Peep per l'edilizia economica e popolare. In passato, molti complessi sono stati realizzati con questo sistema, ma da allora, a Scandicci e nell'area metropolitana, l'edilizia residenziale convenzionata non è stata più realizzata con questa modalità.