OLGA MUGNAINI
Cronaca

La consegna del Pegaso d’Oro a Dacia Maraini: “Riferimento per tutti i giovani”

La scrittrice premiata alla vigilia dell’inaugurazione della terza edizione de “La Toscana delle Donne“

Firenze, 15 ottobre 2024 – “Questo premio è un segno di stima, e le donne hanno bisogno non tanto di ammirazione e di esaltazione, quanto di stima”. Ha ringraziato così Dacia Maraini, ricevendo il Pegaso d’oro dalla mani del presidente Giani, ricordando poi quanto sia rimasto in lei del carattere di vero toscano ereditato dal padre Fosco.

La consegna del Pegaso d'Oro a Dacia Maraini
La consegna del Pegaso d'Oro a Dacia Maraini

Ma parlando di donne, secondo lei, a che punto è l’emancipazione femminile?

“La storia delle donne è fatta di progressi e regressi e in questo momento viviamo una cultura regressiva. Bisogna resistere e il modo per farlo non è attraverso l’industria e la tecnologia, ma con la cultura. Per questo sono felice e ringrazio per questo premio. Nella società patriarcale, noi abbiamo bisogno di essere ritenute capaci di costruire, creare, di fare politica: tutte cose che ci hanno sempre proibito. Oggi viviamo in un mondo globalizzato. Non possiamo più evitare di vedere quello che accade alle donne in Iran o Pakistan. Non si può più dire: che ci importa a noi?”

Alla Pergola di Firenze sono in scena monologhi sulla violenza alle donne tratti da suoi racconti “Amori rubati“. Perché tanti femminicidi?

“Oggi la violenza corrisponde proprio all’emancipazione: più le donne si affermano nel lavoro e acquistano importanza nella società, più alcuni uomini la vedono come un’offesa all’idea tradizionale della famiglia. Perché ci sono alcuni uomini che identificano la propria virilità con il possesso e se questa proprietà dà segni di indipendenza entrano in crisi fino ad arrivare a uccidere”.

Come se ne esce?

“Credo che sia un problema di identità. O meglio, della paura di perdere la propria identità. Sono convinta che da qui nascano molti mali della nostra epoca”.