FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Pelletteria, aperta l’unità di crisi: "Avviamo nuove strategie di tutela"

La Metrocittà si muove per rigenerare il settore. Sereni: "Il rilancio parte dall’incremento della qualità"

Le aziende della pelletteria si trovano in difficoltà (FotocronacheGermogli)

Le aziende della pelletteria si trovano in difficoltà (FotocronacheGermogli)

Crisi della pelletteria, si muove la Metrocittà. Dopo il tavolo regionale sull’intero sistema moda, la Città Metropolitana ha aperto un’unità di crisi tematica per la pelletteria, locomotiva economica dell’area fiorentina. Gli obiettivi della riunione si possono riassumere in tre grandi aree: ristrutturazione della filiera, formazione anche per gli imprenditori, innovazione e linea dura contro l’illegalità. Anima dell’incontro, al quale erano presenti la sindaca metropolitana, Sara Funaro e il presidente della Toscana, Eugenio Giani, è stata la sindaca di Scandicci Claudia Sereni, che in Metrocittà ha la delega sul lavoro e che sarà referente del settore pelletteria anche al tavolo regionale.

"La rigenerazione del settore in relazione a questa dura crisi – sottolinea Claudia Sereni – parte dall’incremento di qualità, mediante una certificazione da adottare, e dalla legalità, con un riconoscimento specifico dei nostri maestri artigiani e della formazione, che fanno la differenza, sotto ogni profilo. Non siamo davanti a destini personali, ma a un destino comune del territorio metropolitano per il quale possiamo salvarci solo se lavoriamo tutti insieme per dare avvio a strategie di tutela, per le quali si lavora in Regione, e soprattutto di rilancio".

Dall’incontro è emersa una volontà condivisa: salvare le imprese e i posti di lavoro, tutelare e promuovere il saper fare, mettere a punto nuovi prodotti, investire sulle certificazioni e sulla formazione. Si lavora per una nuova filiera, che non può e non deve lasciare margini alle forme di illegalità.

"Stiamo lavorando come istituzioni – ha detto Sara Funaro – tenendo insieme il livello ministeriale, con i nostri deputati, quelli regionale, metropolitano e locale per trattare con la dovuta serietà e approfondimento il tema della crisi del settore moda che pesa in Toscana tantissimo in termini di aziende e di lavoratori".

Secondo quanto emerso nella riunione, il settore ha continuato a contrarsi fino ad arrivare ad un calo dell’export di -17,8% nel corso del 2024 e sono state avviate procedure di cassa integrazione per circa 4.000 lavoratori, soprattutto giovani e donne, solo nella provincia di Firenze. Le aziende nel territorio metropolitano sono scese da 2470 del fine 2023 alle 2358 del 2024. Sono 182 le aziende chiuse nel settore della pelletteria, di cui 112 solo a Firenze e nel territorio più prossimo al capoluogo.

Fabrizio Morviducci