Pelletteria in crisi, l’appello di Cna: "Ammortizzatori sociali da potenziare"

Domani prevista una riunione in Regione sul comparto. Il presidente Balducci: "Il tempo sta scadendo"

Pelletteria in crisi, l’appello di Cna: "Ammortizzatori sociali da potenziare"

Pelletteria in crisi, l’appello di Cna: "Ammortizzatori sociali da potenziare"

"Finiti i fondi per la cassa integrazione. Le aziende hanno poche scelte davanti a loro per la sopravvivenza". La crisi profonda del comparto della pelletteria spinge sul territorio, dove sono soprattutto le piccole impresse artigiane a soffrire di più. E così il presidente della Cna Scandicci è tornato a spingere sulle istituzioni. "Domani si riunirà il tavolo regionale sul comparto – ha detto Balducci – sarà una prima volta, visto che l’ultima riunione programmata è finita con un rinvio. Ma il tempo ormai sta scadendo. Le aziende hanno bisogno di un potenziamento degli ammortizzatori sociali. E di un intervento deciso da parte delle istituzioni sull’accesso al credito, visto che siamo davvero ai minimi storici".

Il centro studi di Cna provinciale e regionale, hanno raccolto i difficili dati degli ultimi anni per quanto riguarda la provincia di Firenze. "Sono dati provinciali – ha detto ancora Balducci – ma sui dieci comuni, Scandicci da solo incide per un 40%. La crisi colpisce soprattutto qui, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli. Le aziende chiudono al ritmo di un paio a settimana, nel 2023 si è prodotto la metà del 2022. Nei primi tre mesi di quest’anno siamo ancora in calo. L’aumento della cassa integrazione è quasi di rigore. Siamo praticamente fermi".

Secondo i dati raccolti da Cna, l’ultimo anno in cui il saldo tra aperture e chiusure è stato positivo, è stato il 2017. Poi il calo è stato costante. Gli anni ‘orribili’ sono stati quelli della pandemia. Il 2020 con 209 chiusure su 126 nuove aperture, il 2021 con 245 serrate su 151 nuove aziende. Il 2022 è invece finito in pareggio con 181 tra aperture e chiusure.

Saldo negativo lo scorso anno (173 chiusure contro 132 aperture) e il primo trimestre 2024, vede 57 aziende che si sono cancellate a fronte di 36 iscrizioni. Dando un’occhiata ai macro numeri, in un anno dal 31 dicembre ’22 alla stesa data del ’23 le imprese pellettiere della provincia di Firenze sono passate da 3.980 a 3.762 con il numero di addetti sceso a 33.163 da 33.813. "La filiera – ha detto ancora Balducci – è in profonda sofferenza. Serve un cambio di rotta non solo sul supporto delle istituzioni. La cassa integrazione serve come l’aria, ma è solo un provvedimento tampone. Se non si cambia, non si può che peggiorare".