Pendolari, effetto domino. E Giani spiega il piano: "Con il passante pronto mai più guai sui regionali"

Dopo le 48 di caos i sindaci della Valdisieve scrivono alla Regione "Fate rispettare il contratto di servizio, i nostri cittadini sono dimenticati". Il governatore: "Così si romperà il flusso unico di viaggiatori verso la stazione".

Pendolari, effetto domino. E Giani spiega il piano: "Con il passante pronto mai più guai sui regionali"

Pendolari, effetto domino. E Giani spiega il piano: "Con il passante pronto mai più guai sui regionali"

Due giorni di caos, decine di treni fermi, ritardi fino a tre ore sull’Alta Velocità. E l’Italia spezzata in due con una delle sue vertebre più importanti incrinate: la stazione di Santa Maria Novella reduce da 48 di fuoco, quelle di venerdì e sabato, quando un guasto prima e la presenza di persone sui binari poi, ha mandato in tilt la circolazione. Alla rabbia dei passeggeri Av si aggiunge quella del popolo dei treni regionali con i sindaci dell’Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve che oggi chiederanno con una lettera alla Regione di ridurre gli effetti a cascata sui ’loro’ pendolari. Ma i due giorni da incubo, con la Tav in funzione, ci sarebbero stati? Le cose sarebbero andate peggio o meglio? "La vicenda di questi giorni – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani – mostra quanto sia importante nel nodo fiorentino il collegamento del passante ferroviario di Alta Velocità. Se l’Av si troverà ad avere un percorso isolato rispetto ai binari esistenti, si potrebbero avere due canali alternativi nei momenti di massima pressione".

Ma è possibile non riuscire a far nulla fino al 2028, quando la linea sarà pronta? La situazione al momento è di stallo, come del resto lo è sempre stata sul nodo fiorentino in caso di guasti o problemi. "Con la Tav avremmo invece da un lato l’Av che si interra nell’area di RIfredi, evitando così la strozzature dei due binari che vi sono fra Castello e Rifredi dove passa tutto il traffico merci e passeggeri, ma anche quello di carattere più pendolare". Il progetto, sulla carta, dovrebbe migliorare anche le condizioni dei passeggeri in attesa nell’atrio di Santa Maria Novella.

"Le loro condizioni ne gioveranno – spiega ancora Giani – visto che poi l’afflusso di una grande quantità di viaggiatori sarà deviato da un lato su Santa Maria Novella e dall’altro alla stazione Belfiore: ambedue avrebbero uno sbocco diverso ’rompendo’ così un flusso unico". Il ragionamento vive, per ora, nei numeri: in superficie al traffico regionale oggi sono dedicati circa 414 treni al giorno, tutti diretti a Firenze. Con l’arrivo della stazione Belfiore il numero salirà a 616 nella Santa Maria Novella ’liberata’ dall’Alta Velocità. "Si tratta – riflette – di oltre 200 treni in più al giorno dedicati ai pendolari. Ne trarrà giovamento tutto il territorio della provincia di Firenze". Una risposta ai sindaci della Valdisieve che oggi però busseranno comunque alla Regione. La loro richiesta: domandare all’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli, di fare pressione su Trenitalia per ridurre i disagi. Ma soprattutto garantire il rispetto del contratto di servizio per pendolari, studenti e lavoratori. "È impensabile – hanno dichiarato all’unisono – che che tutti i disagi che ci sono sulla rete, anche quella di Firenze, vadano a ricadere sul nostro territorio".

cla.cap