LISA CIARDI
Cronaca

Odissea per i pendolari. Niente treni da Signa. Assalita l’altra stazione: “Servono navette”

Disagi per il blocco del sottopasso pedonale, interrotta la Livornese. I passeggeri costretti a venti minuti di cammino per salire sui convogli. Fossi: “Pochi giorni per i lavori”. Sopralluogo al muro crollato di Castello

Il crollo a Signa

Il crollo a Signa

Signa e Lastra a Signa, 18 marzo 2025 – Il maltempo continua a far sentire i suoi effetti nelle Signe, fra strade, smottamenti (anche sulla scarpata della Fi-Pi-Li) e tratti ferroviari interrotti. Importanti i disagi a Signa, dove la chiusura dei binari fra Firenze ed Empoli (almeno fino al 24 marzo) si è sommata al blocco del sottopasso pedonale della stazione, interessato da lavori ormai da diversi giorni. Per questo motivo, i pendolari provenienti dal centro di Signa non hanno potuto ieri neppure passare dalla parte opposta dei binari e raggiungere a piedi la stazione di Lastra a Signa che è regolarmente funzionante (circa 20 minuti di cammino), ma sono stati costretti a percorrere tutta via Roma, passando dalla Costa e raddoppiando la distanza.

La conseguenza diretta è stata che quasi tutti si sono mossi in auto verso Lastra a Signa, paralizzando il traffico di per sé già congestionato. Impossibile anche trovare parcheggio alla stazione lastrigiana, presa d’assalto dagli utenti diretti a scuole e posti di lavoro. Proprio a seguito delle richieste dei pendolari, il gruppo Fs fa sapere che dalle 13 di oggi verrà parzialmente riaperto almeno il sottopasso pedonale, in modo da favorire gli spostamenti da un lato all’altro della stazione. Relativamente ai treni, tutti quelli previsti normalmente da Signa transitano al momento da Lastra a Signa, con fermate aggiuntive alle stazioni di Montelupo Fiorentino, San Donnino e Le Piagge.

In caso di sovrapposizione di orari, alcuni treni possono essere spostati o soppressi: è quindi importante verificare le modifiche sul sito della Regione Toscana e di Trenitalia. Non sono previste navette: una scelta giustificata agli utenti indicando le cattive condizioni delle strade che però, in effetti, non registrano alcuna criticità. Tante le testimonianze dei disagi. “Sono arrivata in stazione alle 6.37 e i parcheggi erano già tutti pieni – spiega Ilaria Cenci – tanto che ho dovuto lasciare l’auto sulla strada. Mi chiedo come abbiano fatto i pendolari dei treni successivi”.

“Posso capire le problematiche dovute alla giornata di venerdì – dichiara Francesca Fiore - . L’albero che cade sulla linea ferroviaria non è prevedibile. Quello che però non accetto è lasciare tanti cittadini e studenti senza una navetta che possa portali a Lastra a Signa. Perché i disagi, invece, sono ben prevedibili”. “In questa prima giornata le difficoltà sono state tante – ha detto il sindaco di Signa, Giampiero Fossi – con ingorghi e rallentamenti. Fortunatamente i lavori sui binari dovrebbero durare pochi giorni e, nel frattempo, verrà garantito il passaggio pedonale dal sottopasso. Questo episodio dimostra, ancora una volta, la strategicità della stazione di Signa. Buone notizie sono arrivate invece per il cedimento del muro di Castello e dei giardini di alcune case: abbiamo effettuato un sopralluogo con i tecnici del Genio Civile e si tratterebbe di problemi localizzati, che non destano preoccupazione”.

Tanti i disagi anche a Lastra a Signa, non solo per il sovraffollamento della stazione. Via Livornese è sempre chiusa per frane dopo via di Novoli (in direzione di Camaioni) e uno smottamento si è verificato sulla scarpata della Fi-Pi-Li, a Inno, dove anni fa si verificò la frana che impose la chiusura dell’arteria. Grande la preoccupazione dei residenti, mentre sul posto è stato effettuato un primo sopralluogo della Città Metropolitana e di Avr: i prossimi giorni permetteranno di capire meglio entità e cause del danno.