Firenze, 4 febbraio 2025 – Ennesima mattinata al veleno per i pendolari fiorentini. Ad avere la peggio, stavolta, è stato chi si doveva muovere verso ovest per un incendio a un treno Etr all’altezza di Lastra a Signa, con ripercussioni sulla linea Firenze-Pisa. Un imprevisto, certo, però ritardi e soppressioni dei regionali, lamenta gran parte di chi per lavoro, studio, motivi familiari o piacere si muove in treno da e per Firenze, non sono affatto eventi eccezionali. Anzi. Una delle linee più martoriate è proprio la Firenze-Pisa: “Arrivo da Lastra a Signa e mi è andata bene perché ho preso il treno delle 7 – tira un sospiro di sollievo Cosimo Bellucci, studente universitario – In generale la fascia oraria con più ritardi è quella della 16”.
“I treni saltano non di rado – racconta David Fabbri, fiorentino pendolare con Pisa – A volte non arrivano a destinazione, altre ci sono scioperi e questo porta a far slittare gli impegni di lavoro. Se si vuole avere la certezza di arrivare puntuali, purtroppo, bisogna scegliere l’auto”.
Promossa solo a metà la tratta Firenze-Empoli da Beatrice Rossi, formatrice culturale: “Posso prendere sia i treni sulla Firenze-Pisa che quelli sulla Firenze-Siena, ma mentre i primi hanno ritardi accettabili, nell’ordine dei 15 minuti, il locale sulla Firenze-Siena viene spesso soppresso o rimane fermo nelle stazioni più periferiche e sperdute. Almeno i treni sono puliti”.
“Sono pendolare su Empoli – è la testimonianza di Francesca Sani – A periodi con ritardi tutti i giorni, si alternano settimane tranquille. Per fortuna a Empoli arriva quasi sempre. Per chi deve proseguire per Siena, però, è sempre un terno al lotto”.
“La tratta Firenze-Siena è tragica – insiste Flavia Peruzzi – Non ho mai preso un treno che abbia funzionato a dovere, tra soppressioni, arrivi in ritardo, cambi di binario e quelli limitati a Empoli all’improvviso”.
Chi deve proseguire ancora più giù lungo la costa deve superare anche altri problemi: “Ormai per tornare al mio paese non prendo quasi più il treno, scelgo la macchina – spiega Denise Aluigi, originaria di Follonica ma residente a Firenze – Non solo ci metto metà tempo, ma alla fine, quando viaggiamo in due, risparmiamo anche: costa meno la benzina che due biglietti. In più, quando sono sola, quella della stazione di Santa Maria Novella non è una bella zona per una donna. Bisogna stare con la mano sulla borsa”.
“Più che le partenze in ritardo, i disagi sono soprattutto gli intralci nel percorso, in particolare con i regionali – dice Gabriele Toia – Il peggiore? Un viaggio Firenze-Tarquinia quest’estate, con cambio a Livorno. Siamo stati fermi quasi 5 ore a Montepescali. Non c’era niente”.
Non mancano però gli utenti più che soddisfatti: “Per me il servizio è ottimo – sottolinea Maricica Tiperciuc – Viaggio spesso in treno tra Empoli e Firenze. I ritardi non sono rari, ma li dobbiamo accettare. I lavoratori comunque sono bravissimi, ti assistono sempre. E trovo che la stazione sia sicura”. Soddisfatto della linea, ma non della sicurezza, Francesco Lorusso, pendolare verso Pistoia: “Mi trovo benissimo: né ritardi, né inconvenienti, rispetto ad altre linee servizio perfetto. Vorrei però meno delinquenza: ci sono molti senza biglietto e capitano borseggi”. Critica Benedetta Mugnai che vive e lavora tra il Valdarno e Firenze: “Disservizio, ritardi continui, mancanza di informazioni. In 28 anni di pendolarismo non ho mai visto tanti problemi come negli ultimi due”.
Si cambia completamente registro tra i pendolari dell’Alta velocità: molti trovano il servizio soddisfacente e moderno. “Partiamo da Poggibonsi, parcheggiamo a Firenze e andiamo a Milano in treno per lavoro: ci troviamo bene sia con le Frecce che con Italo – affermano Federico Pasqui e Simone Sostegni – Ritardi? Solo una volta”.
“Abbiamo una produzione teatrale interamente femminile a Roma, ci muoviamo per tutta Italia con una convenzione per i lavoratori – dice Cristina Magliocchetti – I ritardi ci sono, ma di solito di 15 minuti”.
“Viaggio spesso per Milano da Firenze: Frecce o Italo a seconda del prezzo più conveniente – è l’esperienza di Elena Righetti – Spesso ritardano, ultimamente però va meglio. Inconvenienti della stazione? Ci sono poche sedute”.