Mancano cinque mesi al via della prima Esposizione Universale nel mondo arabo. Il primo di ottobre, verranno mostrati per la prima volta i tre scafi rovesciati verde, bianco e rosso (realizzati con il contributo di Fincantieri e Boero) che formano la copertura del Padiglione. Sarà il più grande tricolore realizzato nella storia del nostro Paese. Ma sarà anche la volta dello svelamento del gemello del David, collocato nei giorni scorsi nel Padiglione a coronamento di un progetto guidato dal Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai, dal Museo della Galleria dell’Accademia di
Firenze e dal Ministero della Cultura in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di
Firenze.
Martedì prossimo il Padiglione Italia ormai completato nella parte esterna sarà presentato e l’occasione sarà un evento alla presenza del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, seguito da una cerimonia presso il cantiere della struttura dove verrà svelata la più accurata ri-produzione mai fatta del David di Michelangelo.
All’evento (che sarà trasmesso in diretta dalle 8:35 da Rai1) parteciperanno anche il sindaco Dario Nardelal e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi insieme al commissario per la partecipazione dell’Italia a Expo Dubai Paolo Glisenti, i progettisti del Padiglione, Carlo Ratti e Italo Rota, e il suo direttore artistico Davide Rampello. Interverranno anche Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia e la professoressa Grazia Tucci dell’Università di Firenze che ha guidato il progetto di ri-produzione del capolavoro nonché i rappresentanti delle aziende Hexagon e Otim che si sono occupate della digitalizzazione dell’opera e del suo trasporto da Firenze a Dubai.
Il gemello del David ha lasciato Firenze il 14 aprile per volare da Milano Malpensa nella notte tra il 19 e 20 aprile. Nei giorni scorsi è stato inserito nel Padiglione Italia divenendo il fulcro del cosiddetto Teatro della Memoria.