"La crisi del latte nel Mugello affonda in decenni di disinteresse verso il territorio, di assenza di una politica industriale, oltre che in scellerate scelte di dismissione come nel caso della Mukki Latte": lo sottolinea l’on. Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia eletta nella circoscrizione che comprende anche il Mugello, prendendo spunto dalle recenti difficoltà delle stalle mugellane, con gli allevatori locali che evidenziano costi di produzione crescenti e un prezzo del latte non sufficientemente remunerativo. La privatizzazione della Centrale del Latte di Firenze fu decisa dalla giunta fiorentina guidata da Nardella, con l’azienda che fu acquisita dal gruppo "Newlat" di Angelo Mastrolia. "Al Mugello – continua la deputata – occorre subito una nuova politica industriale, che è ciò che voglio lanciare al più presto, partendo da collegamenti e infrastrutture normali. Lo stillicidio di aziende produttive di qualità è il conto sociale, lavorativo ed economico, un conto molto salato, per aver scelto rappresentanti ‘prendi il voto e scappa’ che sono volati altrove. Se questi avessero svolto il loro ruolo con disciplina e onore negli ultimi decenni, il nostro territorio non si troverebbe in una situazione così critica". Sulla privatizzazione puntualizza anche il presidente di Cooperlatte, la cooperativa che raccoglie il latte degli allevatori toscani, Antonio Vignini: "Va ricordato anche la responsabilità della Regione Toscana quando istituì la commissione per definire le imprese strategiche per il comune di Firenze: la Centrale non era tra queste e fu venduta. E dopo la vendita la Centrale si è distaccata dal territorio. Il Comune di Firenze ha dovuto chiedere l’autorizzazione alla Regione e se la Centrale del latte fosse stata valutata azienda strategica per il territorio oggi le cose sarebbero diverse".
P.G.