‘Brozzi Peretola e Campi, parli della pista e in polemica inciampi’, si potrebbe parafrasare il proverbio fiorentino. Perché se nei rioni lungo l’asse della Pistoiese – Brozzi, Peretola e Quaracchi – si aspetta come ossigeno la nuova infrastruttura che farebbe finalmente finire il continuo viavai di velivoli sulla testa, a Campi Bisenzio si guarda con sospetto alla nuova rotta di atterraggio, perché si teme di diventare i nuovi sorvolati. E soprattutto a Capalle, una delle località sulla direttrice d’atterraggio.
"Felici della nuova pista non siamo – specifica Roberto Gardelli della pizzeria ‘Al solito posto’ – Trovarsi gli aerei che passano sopra come all’ Osmannoro e a Brozzi… Però non ci si può fare molto, inutile protestare, tanto se la vogliono fare la fanno. Noi abitiamo e lavoriamo qui, però non ci siamo informati troppo, perché lo dicono per dire che la realizzano, poi hanno i comitati contro e ogni volta c’è un problema per cui bocciano il progetto dall’alto e ripartono da zero. La pista è come il Ponte sullo stretto. Ogni tanto la ritirano fuori ma chissà poi se lo fanno davvero. Come infrastrutture, sono più favorevole alla tramvia a Campi e la priorità è finire la bretella".
"Non credo che sia positivo fare passare gli aerei su Capalle – è sulla stessa linea Marzio Franceschini titolare negozio di moda antistante – Da Peretola ce li mandano a Capalle? Per noi è ininfluente come attività commerciale aperta solo di giorno, ma chi per chi ci deve dormire di notte potrebbe essere un fastidio".
"Non è proprio il caso – prende la parola Francesco Raugei – Mi viene da dire: quelli di là (a Peretola, ndr) sostengono che è meglio passino di qua; e allora io dico: meglio che passino di là! I carburanti e l’inquinamento non ce li vogliamo".
"Anch’io abito qui e dico no alla pista – rincara la dose Devid Cecconi – Gli aerei faranno smog e inquinamento acustico. Dovrebbero fare almeno delle prove. Le opere compensative come contropartita? I canali devono sistemarli comunque, non in cambio degli areoplani sui nostri tetti, con il ricatto ’o gli aerei o sennò affogate’".
Ma in paese c’è anche chi vede di buon occhio l’opera: "Io sarei per ampliare la pista – commenta Marco Panerai – e anche le altre infrastrutture per andare verso il futuro. Ma poi tanto non si fa mai nulla. Tutte le opere compensative saranno un vantaggio, e non c’è un rischio di inquinamento come dicono. Basta che facciano lavori fatti bene. A qualcuno d’altra parte gli aerei devono passare sopra per atterrare. Capalle ha altro da pensare: è un paese abbandonato".
Carlo Casini