Sandro
Rogari
È da condividere in pieno la richiesta presentata dall’amministrazione comunale a Enac e a prefettura contro lo sfruttamento turistico del cielo di Firenze. Anzi, faccio un appello ai fiorentini perché si mobilitino a sostegno del sindaco. Il fenomeno è agli esordi, ma ben presto potrebbe divenire macroscopico e fuori controllo. Meglio fermarlo subito. Le motivazioni a favore del provvedimento di chiusura del cielo del centro storico sono molte. Le due, ovvie, che viene spontaneo riproporre riguardano l’inquinamento acustico e quello ambientale. È inutile ricordare che Firenze ha dimensioni assai ridotte ed è chiusa fra colli. Questo fa stagnare i gas di scarico. La circolazione dell’aria scarseggia e soprattutto d’estate, quando il fenomeno turistico esplode, Firenze si copre di una coltre di aria ferma ben visibile dai colli, soprattutto da nord. Non è casuale che per motivi climatici, oltre che militari, gli antichi romani avessero collocato i primi insediamenti abitativi a Fiesole, allontanandosi dal fondo valle. Ora, far volare in su e in giù, lungo il corso dell’Arno, stormi di elicotteri per soddisfare i turisti più facoltosi aggiunge il danno alla beffa verso i poveri cittadini che già debbono convivere con un turismo esorbitante, invadente e rumoroso. E non è solo questione di gas di scarico. Anche il rombo dei motori da Full metal jacket non è proprio confacente con la bellezza armonica di Firenze e disturba quel poco di raro silenzio che andiamo cercando. D’altra parte, lo sfizio del volo in elicottero non aggiunge nulla alla vista sulla città che si può avere dal piazzale Michelangelo. Anzi, mi pare proprio che una visione prospettica lunga sia da preferire a una vista in caduta, più circoscritta e di minor significato. Ma aggiungerei un ulteriore motivo per escludere questi voli: la pericolosità dell’elicottero.