REDAZIONE FIRENZE

Perché non sono Lady Valero

I miei genitori mi hanno sempre detto che è di buona educazione presentarsi a chi non ti conosce. E quindi, io ci provo. Per chi non lo sa, sono Rocío Rodríguez Reina, Ro per gli amici. In Spagna abbiamo due cognomi (anche quello della mamma), e questo è il primo e il più semplice motivo per cui non sono Lady Valero. La mia carta d’identità dice che ho i miei propri cognomi, ma dice anche che ho ben trentasette anni di cui io sento solo venticinque, quindi forse è sbagliata. Ci tengo a spiegarvi, e scusate se vi do del tu, perché sono una persona indipendente e perché mi da noia se mi chiamano lady Valero. Mio marito, che per sei anni è stato un giocatore della Fiorentina, fa di cognome Valero. Il nostro rapporto è iniziato nel 2003, ma ci siamo sposati nell’anno 2008 e non ho mai presso il suo cognome, anche perché in Spagna non si fa. Ho sempre avuto un ruolo fondamentale nella nostra storia, costruita piano piano da che eravamo due ragazzini e forse è brutto che io lo dica ma sono il motore di questa famiglia, animali compresi. Sono anche giornalista, cinque anni di università a Madrid cosi dicono e ho lavorato per uno dei giornali sportivi più importanti in Spagna. Prima però, ho lavorato in diverse piscine come bagnina per guadagnare un po’ di soldi durante l’estate e pagare così le mie spese durante il lungo inverno. Lavoro a parte, sono sempre stata un’amante dello sport. Giocavo a calcetto quando ero piccola, poi ho iniziato col padel e ad un certo punto sono passata alla corsa. Ora, ho smesso col calcetto pero sono sempre più dipendente dalla corsa. Faccio maratone, mezze maratone, gare con ostacoli… e faccio parte di una squadra di padel. Tornando alla mia carriera, a un certo punto, ho dovuto rinunciare al mio mestiere, al mio lavoro, per seguire mio marito e per aiutarlo fin dove potevo. Continuare a lavorare come giornalista che segue il calcio avrebbe creato un conflitto d’interesse che sicuramente non avrebbe fatto bene a nessuno dei due. Non vuol dire però che sia stata ferma, o che non mi sia formata. Oppure che il mio ruolo in questa famiglia non sia stato importante. Ora che lui ha smesso, ritorno a lavorare, a fare quello che mi piace e per cui ho lottato da quando avevo diciotto anni. Quindi, vi prego, non mi chiamate Lady Valero, io sono Rocio Rodriguez Reina.

Rocio Rodriguez Reina