Una grossa perdita d’acqua ha tenuto sotto scacco Scandicci per tutta la giornata di ieri. I tecnici di Publiacqua hanno lavorato per tutta la giornata per risolvere l’inghippo, che era oggettivamente di proporzioni notevoli. I primi ad accorgersi di quello che stava succedendo sono stati i cittadini della zona tra via del Padule, Casellina e Scandicci Alto che hanno cominciato a notare cali di pressione e mancanze d’acqua ai loro rubinetti.
Immediatamente è stato allertato il gestore che ha inviato sul posto delle squadre di operai per cercare di trovare la perdita. Sulle strade del quartiere non c’erano ‘sorgenti’ affioranti.
L’unica percezione era che si trattava di un’importante perdita occulta, visto che il livello del deposito idrico di Scandicci Alto stava calando a vista d’occhio, mettendo a rischio l’approvvigionamento anche in altre zone della città. Intorno a mezzogiorno, dopo un paio d’ore di ricerche serrate strada per strada con gli idrofoni, è stata trovata la perdita in via Bachelet, strada di confine tra l’abitato, la zona industriale e le colline.
A quel punto i tecnici hanno sezionato la rete per limitare il disagio alle sole utenze direttamente allacciate al tratto compromesso e quindi alla sola via Bachelet. Con al perdita circoscritta, il serbatoio di Scandicci Alto è tornato al livello ottimale di servizio.
L’intervento di riparazione è andato avanti per tutta la giornata. L’acquedotto di Scandicci è problematico. Le rotture che si manifestano nel tempo dimostrano ancora una volta tutti i limiti di una rete idrica vecchia, nata nei giorni del boom economico negli anni ’60 e mai rinnovata completamente.
L’acquedotto cittadino è composto da 161,4 chilometri di tubature. Il nucleo più importante è stato realizzato negli anni ’60, quando la città ha cominciato a espandersi con il boom economico. A quei tempi si usava il cemento amianto per realizzare le condutture maestre. Con la messa al bando dell’eternit si è pensato a sostituire queste condutture, ma a Scandicci ne sono rimaste ancora molte, più che negli altri comuni dell’area metropolitana. Nella zona industriale la situazione è diversa perché le condutture sono state in gran parte rinnovate, ma non mancano difficoltà per i sottoservizi che sono messi a rischio dal passaggio di mezzi pesanti. Al termine della giornata difficilissima, Publiacqua si scusa con i cittadini per i disagi che il guasto ha creato loro.
Fabrizio Morviducci