"Non abbiamo problemi di liquidità sugli stipendi, che saranno garantiti per tutti. Avevamo problematiche con i fornitori, ma stiamo riducendo questi debiti. Io sento di avere la massima fiducia da Nardella, lavoriamo in stretto contatto. Nel frattempo cercherò di parlare col ministro, anche per cercare di fare il festival più importante d’Italia all’interno del Maggio". Lo ha detto il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Alexander Pereira, intervenuto ieri nella commissione controllo di Palazzo Vecchio, presieduta da Antonio Montelatici del gruppo Centro. Pereira ha detto che "il 2023 e il 2024 sono due anni molto importanti. Da un lato c’è la programmazione artistica, dall’altra il teatro si può aprire ad un luogo dove si fanno congressi, eventi. Dobbiamo unire questi due ambiti".
Pereira è tornato anche sulle accuse di Fdi a proposito del cartellone di aventi, "appaltato" secondo Fdi ad una sola agenzia esterna: "Ogni artista ha un agente e da sempre è così - ha spiegato -. Ci sono agenzie più forti e meno forti. Oggi ho presentato la liste delle agenzie con cui lavoriamo, non ce n’è solo una".
Ma le spiegazioni del sovrintendente non hanno dissolto tutti i dubbi e convinto tutti i componenti della commissione. I consiglieri di Sinistra Progetto Comune,
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi hanno parlato infatti di poche rassicurazioni e novità. "Reperire risorse non può essere un’avventura – affermano i consiglieri di opposizione – Avevamo chiesto la Commissione Controllo sul Maggio Musicale per capire come era andato l’incontro a Roma, in relazione alla richiesta di utilizzare i fondi straordinari del Governo, destinati agli investimenti, per la spesa corrente. Continuiamo ad avere una forte preoccupazione, perché di mese in mese si rinnova l’emergenza per pagare gli stipendi alle generose lavoratrici e ai generosi lavoratori che in questi anni hanno accettato sacrifici per garantire continuità all’importante centro culturale della città. Ci è parso di capire che il sovrintendente sta giocando d’azzardo". Si ricorda al riguardo che Roma ha detto di non poter in nessun modo autorizzare deroghe per risorse straordinarie destinate ad abbattere il debito della Fondazione. Per questo si chiederà un incontro urgente con le organizzazioni sindacali.