Firenze, 10 marzo 2021 - Avanti tutta, al ritmo di 7 giorni su 7, giorno e notte, con oltre 100 persone al lavoro, per finire entro il primo aprile e tornare a volare il 2, con Air France e Klm. Obiettivo, salvare almeno alcuni voli di Pasqua, qualora fosse possibile tornare a spostarsi da una regione all’altra. Toscana Aeroporti in ogni caso ci prova. E oggi sulla pista di Peretola invasa dalle ruspe, i vertici dello scalo fiorentino hanno fatto il punto sul mega cantiere che ha comportato la chiusura del traffico aereo.
«Si lavora con un passo da 250mila euro al giorno – ha detto l’amministratore delegato di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi – per un totale di 8 milioni e mezzo, con l’intervento di sei aziende specializzate». I lavori prevedono il rifacimento della pavimentazione della pista, delle strip di sicurezza, inclusi segnaletica orizzontale e dispositivi luminosi, più performanti in termini ambientali e di manutenzione. La pista resterà di 1.700 metri di lunghezza e 60 di larghezza, ma così potenziata dovrebbe consentire di ridurre i tanti dirottamenti a cui il Vespucci è purtroppo abituato.
La società ha deciso al riguardo di rifare anche tutto il tappetino di asfalto, utilizzando un composto innovativo che dovrebbe garantire «prestazioni assolutamente specifiche per questa pista, in modo tale migliorare le condizioni sia in fase di decollo che di atterraggio. Insomma, migliorerà l’efficienza complessiva dello scalo».: «Questi lavori danno il segno che la città non si ferma - ha detto il sindaco Dario Nardella. Mi voglio congratulare con Toscana Aeroporti perché approfittando dell’emergenza Covid, e quindi l’azzeramento delle attività aeroportuali, ha messo in campo questo progetto di riqualificazione della pista».
Uno stop del traffico aereo che ha comportato sul bilancio del 2020 una perdita di 12 milioni di euro, a fronte di un utile di 14 ottenuto nell’anno precedente. «Abbiamo approfittato di questa finestra temporale dovuta alla pandemia in modo da non dover più prevedere chiusure dell’aeroporto nei prossimi anni – ha aggiunto il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai –. Stiamo profondendo un enorme sforzo per essere pronti all’auspicata ripresa del traffico nella prossima primavera-estate».
Nel frattempo si cerca di resistere, cercando di salvare tutti i posti di lavoro. «Tutti i dipendenti diretti della società sono al loro posto - ha proseguito l’Ad Nardi –, in buona parte sono in cassa integrazione che scadrebbe il 31 marzo, ma sulla quale sappiamo già esserci una proroga. Nei piani della società, pensando anche alla ripresa del traffico a partire da maggio, giugno in maniera più intensa a seconda di quello che ci dicono le compagnie aeree, non c’è nessun piano di esodo di personale diretto». Ma la nuova pista, che fine fara? «Stiamo completando i lavori per la ripresentazione del masterlpan - ha concluso Roberto Naldi - , che prevederà la stessa pista di 2.400 metri perchè, da tutte le analisi fatte, approfondite a tutti i livelli, non esistono alternative. Abbiamo speso anche un po’ di tempo per capire fino in fondo se esistevano altre possibilità, e abbiamo verificato che non si puà fare diversamente. Quindi il masterplan verrà presentato entro il mese di maggio. Stimiamo che da qui ad arrivare alla nuova pista ci vorranno almeno cinque anni».
Olga Mugnaini