REDAZIONE FIRENZE

Pergola sotto i riflettori. Bilancio in perdita. Giorgetti chiede soldi ma innervosisce i soci

La sindaca convocherà il Cda nei prossimi giorni: da nominare il nuovo presidente e il direttore artistico al posto di Accorsi ma la gestione del teatro non piace a Comune, Regione e Fondazione.

Il direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana, Marco Giorgetti

Il direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana, Marco Giorgetti

Ci vorrà ancora qualche giorno prima che la sindaca Sara Funaro convochi il Cda della Fondazione Teatro della Toscana, di cui è presidente. E probabilmente per quella data si saprà anche chi avrà delegato al suo posto per quell’incarico, seguendo la linea già tracciata dal suo predecessore.

Intanto è maretta.

All’ordine del giorno non ci sarà tanto il rinnovo del Cda, perché i consiglieri scadranno ad aprile del 2025, quanto il bilancio di previsione per i prossimi tre anni, che dovrà essere portato anche all’attenzione del ministero della Cultura. In più, il destino del direttore generale Marco Giorgetti.

Dalla Pergola lo stesso Giorgetti chiede soldi a gran voce in un’intervista a Repubblica, pena – dice lui –, il declassamento del teatro che adesso si fregia della dizione ‘di interesse nazionale’, con relativi ed equiparati fondi ministeriali. Il problema, appunto, sono i finanziamenti, che dovrebbero arrivate a nove milioni e mezzo, mentre adesso siamo a sette e 700, di cui due terzi provenienti i da enti pubblici.

Il fatto è che la richiesta di maggiori contributi si affianca a un bilancio d’esercizio che l’anno scorso ha chiuso con una perdita di un milione e 839mila euro. Così come qualcuno ricorda che nei sette milioni di debiti a bilancio ce ne sono 4 con le banche e un milione di Tfr, a fronte di appena un milione di capitale netto.

Insomma, mentre Giorgetti bussa a cassa, i soci fondatori rispondono per ora picche, sostenendo che la Pergola, e con essa di teatri collegati di Rifredi e dell’Era, riceve già più di quanto era stato pattuito in passato. E certamente non sono disposti ad aggiungere altro denaro pubblico a un teatro che spende già così tanti soldi pubblici.

Lo sostiene Palazzo Vecchio che versa già un milione e 600 mila euro. Alla sindaca Sara Funaro l’exploit di Giorgetti non è affatto andato giù: lo ha ribadito anche ieri mattina in una riunione ristretta con il suo staff. E lo ribadisce la Regione, che di milioni ne dà addirittura due. Per fare il confronto, al Metastasio di Prato finanzia 900mila euro a stagione.

In quanto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che da tempo aveva sollevato il problema dei costi, la sua posizione è chiara e ormai defilata: usciti dal Cda in qualità di socio fondatore, ha rinunciato a un consigliere ma anche all’obbligo di ripianare eventuali debiti. Per l’anno prossimo pare aver deciso di confermare l’impegno economico di un milione, ma solo dopo aver visto il piano complessivo di gestione per i prossimi tre anni redatto dal direttore generale.

Si profila un cambio della guardia alla direzione? Il contratto di Giorgetti scade fra un anno e mezzo, e quindi l’uscita non sarebbe comunque indolore per nessuno, anche se c’è chi sottolinea che alla Pergola c’è il direttore di teatro più pagato d’Italia. Resta il fatto che ne va trovato un altro di altrettanto peso e per questo serve un po’ di tempo.

I margini per superare la crisi sembrano labili ma in politica tutto può cambiare velocemente.

Da rimpiazzare c’è il direttore artistico dopo l’addio del superpagato Stefano Accorsi.

Olga Mugnaini