Firenze, 7 ottobre 2021 - Questa mattina sono scattate le perquisizioni della guardia di finanza nella sede di Gest spa. Si tratta della società di gestione della tramvia di Firenze che è coinvolta nell'ambito di un'inchiesta della procura di Firenze che ipotizza il reato di peculato in concorso. Due gli indagati.
Secondo l'accusa, negli anni in Gest sarebbe stato alterato il rapporto tra costi di gestione e incassi, in modo da occultare parte dei redditi ottenuti: l'azienda avrebbe occultato parte dei ricavi dovuti alla vendite dei biglietti Lo scopo, sempre in base a ipotesi degli inquirenti, sarebbe stato di evitare che il Comune di Firenze, alla luce di introiti per Gest superiori a quelli previsti dal piano economico finanziario del progetto, chiedesse una ricontrattazione delle condizioni di concessione del servizio. Il Comune di Firenze risulta parte offesa nel procedimento.
Gest fa parte del gruppo francese di trasporti Ratp, che controlla anche Autolinee Toscane spa, la società che si è aggiudicata il bando di gara della Regione Toscana da 4 miliardi di euro per 11 anni per la gestione dell'intero trasporto pubblico locale su gomma nella regione. Il relativo bando di gara è finito al centro di un'altra inchiesta della procura di Firenze.
Nell'ambito delle stesse indagini stamani effetuate acquisizioni di documenti nella sede di Tram spa, la società che ha dato in concessione il servizio a Gest.
"Abbiamo fornito tutto quanto richiesto - commenta l'amministratore delegato di Gest, Jean Luc Laugaa - siamo sereni e sicuri della assoluta correttezza nella gestione. Gest è del tutto estranea ai fatti oggetto dell'indagine".
Per quanto riguarda le accuse ipotizzate, Laugaa aggiunge: "Gest, in quanto societa' di gestione della tramvia, non vende biglietti e non incassa direttamente i loro introiti. L'unica fonte di entrata, come definito dal contratto di servizio con Tram spa, è un rimborso commisurato solo ed esclusivamente al numero dei chilometri prodotti e non ha alcuna relazione con la vendita dei biglietti né con il numero dei passeggeri trasportati".