CIRO
Cronaca

Pesce azzurro per salvare il cuore. Le acciughe, piccole ma importanti

Hanno un ricco contenuto in aminoacidi e grassi nobili anticolesterolo e costano pochissimo .

Hanno un ricco contenuto in aminoacidi e grassi nobili anticolesterolo e costano pochissimo .

Hanno un ricco contenuto in aminoacidi e grassi nobili anticolesterolo e costano pochissimo .

Ciro

Vestita

La moderna nutraceutica (la scienza che analizza gli alimenti che nutrono e curano nello stesso tempo) ha evidenziato come il pesce azzurro sia dotato di un forte potere antinfiammatorio.

Questo si nota quando ad un paziente con patologie infiammatorie croniche a livello, ad esempio, delle articolazioni si prescrive una dieta ricca in sarde ed acciughe e quasi sempre, nell’arco di pochi mesi, gli indici infiammatori si abbassano e soprattutto si instaura una notevole cardioprotezione visto che questi alimenti sono ricchissimi in acidi omega tre chiamati anche acidi “salvacuore“.

Non solo: una dieta ricca in pesce azzurro abbassa fortemente la colesterolemia.

E fra gli altri meriti non dimentichiamo quello di aver salvato la vita a tante persone.

Il colesterolo, come molti sapranno, in particolare quello Ldl detto “cattivo“ è un nemico per le nostre arterie, quindi è utile mangiare tutti quegli alimenti che possono abbassarlo.

Il pesce azzurro è anche pescato in Italia e questo è anche garanzia della filiera, fra la pesca e l’arrivo sulle nostre tavole.

La storia del pesce azzurro in grado di salvare dalla fame le popolazioni, affonda ai tempi del terremoto di Lisbona in Portogallo. E la racconto in breve.

Nel 1755 Lisbona fu distrutta dal più potente terremoto di sempre (11 gradi della Scala Mercalli) e il mattino del 1° novembre,festa di Ognissanti, gran parte dei lisbonesi era in chiesa a pregare.

Alle 9,30 la terra iniziò a tremare in modo violento: le immense chiese gotiche si sbriciolarono in un istante uccidendo gran parte dei fedeli; dopo pochi minuti altre tremende scosse distrussero anche le abitazioni più modeste costruite in legno.

La prima cosa che i portoghesi fecero (ed era la più ovvia) fu quella di trasferirsi in massa sulla spiaggia ove non c’era nulla che potesse crollare.

E qui ci fu la beffa incredibile: un maremoto con onde alte venti metri investì il litorale uccidendo in modo violento ben trentamila poveracci.

Danni (anche se più modesti) si ebbero nella vicina Cantabria.

L’impatto emotivo nei mesi successivi fu devastante, molti pensarono ad una severa punizione divina con una conseguenza allucinante: la Santa Inquisizione che ormai in tutta Europa stava scomparendo, accentuò in Spagna e Portogallo il suo potere e vittima illustre di questa follia fu anni dopo Francisco Goya accusato di dipingere quadri immorali (ad esempio la Maja Vestida e la Maja Desnuda) che avrebbero potuto scatenare una nuovo flagello divino.

Dopo questo disastro il Portogallo non fu più lo stesso: venne abbandonata la politica coloniale (che riforniva cibo e spezie) ma soprattutto iniziò un periodo di carestia combattuto soprattutto con quel poco che il mare offriva ovvero alghe eduli e tanto pesce azzurro: ciciarelli, sardine, tonnetti, sgombri e soprattutto acciughe, tutti pesci che in quel momento furono alimenti salvavita.

Visto infatti il ricco contenuto in aminoacidi e grassi nobili, una piccola dose (appena 300 grammi) era già un pasto sostanzioso per questa sfortunata gente.

Ma riassumiamo gli altri vantaggi di questi pesciolini di mare: primo sono pesci che vivono poco e quindi non hanno il tempo di accumulare mercurio (a differenza di tonni e spada); poi sono pesci ricchissimi in grassi nobili anticolesterolo; altro plus costano pochissimo (8 euro al chilo contri i 40 delle spigole); un derivato delle acciughe è la colatura di alici creata soprattutto a Cetara sulla costiera amalfitana.

La colatura di alici contiene anche essa acidi omega tre e, per chi l’ha assaggiata, attribuisce agli spaghetti un sapore paradisiaco.

Vorrei fare un unico avvertimento: da qualche anno le acciughe possono contenere un terribile parassita chiamato Anisakis e per questo è utile cuocerle sempre.

Infine, una curiosità: alici e acciughe sono della stessa famiglia ma le acciughe sono un po’ piu grosse e quindi indicate per la salatura.