Piano della qualità dell’aria. Del Re attacca: "Incompiuto". Ma il Comune prepara il bis

Scoppia la polemica sul provvedimento approvato nel 2021 che scadrà alla fine dell’anno. L’ex assessora: "La giunta rispetti le prescrizioni". Galgani: "Dati sul biossido d’azoto positivi". .

Piano della qualità dell’aria. Del Re attacca: "Incompiuto". Ma il Comune prepara il bis

Scoppia la polemica sul provvedimento approvato nel 2021 che scadrà alla fine dell’anno. L’ex assessora: "La giunta rispetti le prescrizioni". Galgani: "Dati sul biossido d’azoto positivi". .

Infuria la polemica sul piano della qualità dell’aria a Firenze: l’opposizione attacca e il Comune risponde. Si tratta di un piano che venne approvato dal consiglio comunale nel 2021 e che aveva durata triennale: scade dunque a fine anno. All’interno si trovano una serie di indirizzi su cui il Comune si era impegnato per poter migliorare la qualità dell’aria: il lavoro fu coordinato dall’allora assessora Cecilia Del Re. Ma ora proprio Del Re - che nel frattempo è uscita dal Pd e ora siede tra i banchi dell’opposizione, come capogruppo di Firenze Democratica – critica.

"Arrivati alla scadenza del piano della qualità dell’aria vediamo che tante azioni sono rimaste incompiute – attacca –. Nessun piano per pianificare la presenza di colonnine di ricarica elettriche dentro ai benzinai è stato promosso, così come non è stata portata avanti l’ordinanza per il divieto di fumo vicino alle aree gioco negli spazi verdi". Del Re fa anche riferimento ai "dati che pongono Firenze in vetta alla classifica in particolare per il biossido di azoto. Dopo una prima improvvisa ordinanza di chiusura delle porte degli esercizi commerciali, ogni confronto con le categorie sul tema è stato rinviato – aggiunge –. Chiederemo alla giunta il rispetto di queste prescrizioni e alla commissione ambiente la calendarizzazione di atti già depositati, come quello del gruppo Spc, e che riguardano alcune di queste azioni".

Poi ecco l’affondo all’assessore Andrea Giorgio: "Non fa ben presagire che chi oggi in giunta non le ha portate avanti ricopra per le tematiche ambientali una delega così delicata come quella delle tramvie e della mobilità", conclude Del Re.

Ma il Comune risponde con i dati. Ed è l’assessorato all’ambiente ad evidenziare ad esempio che il dato della media del biossido di azoto No2 è "variato in positivo. La media del 2020 è stata di 44, arrivata a 45 nel 2021 e 2022. Mentre nel 2023 è scesa a 41, grazie alle politiche del Comune". La vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani entra nel merito, punto per punto: "Grazie all’impegno del mio predecessore sono stati realizzati, in accordo con Regione e Arpat, interventi importanti per ridurre le concentrazioni di biossido di azoto in particolare nella centrale di viale Gramsci. Arpat è impegnata in un monitoraggio continuo il livello di questo inquinante e se avesse superato i limiti saremmo intervenuti. Il piano della qualità dell’aria è in scadenza e stiamo lavorando con la Regione Toscana per un nuovo piano".

Galgani ricorda tutte le "scelte di investire sulla mobilità pubblica e collettiva (tramvie), gli incentivi per chi utilizza il trasporto pubblico (come bonus Tpl per gli studenti medi, nuovi abbonati e abbonati storici; convenzione per gli abbonamenti scontati per gli studenti universitari) e per chi utilizza la bicicletta, i contributi per la rottamazione dei veicoli più vecchi e inquinanti a fronte dell’acquisto di mezzi più ecologici hanno l’obiettivo anche di migliorare la qualità dell’aria". Nel Piano operativo, ribatte, "è prevista la possibilità di installare le colonnine elettriche nei distributori di carburante. E sulla questione delle porte aperte dei negozi, l’amministrazione aprirà un confronto con le categorie".

Niccolò Gramigni