ROSSELLA CONTE
Cronaca

Piazzale a metà La scalinata è un buco nero

E’ chiusa dall’11 fra il Giardino delle Rose e la vetta. Il progetto per sistemarla c’è, ma ancora non parte

di Rossella Conte

Scalinata interrotta. Il cartello di divieto, a un pugno di secondi da una delle terrazze panoramiche più invidiate al mondo, da quasi tre settimane deturpa una delle cartoline preferite dai turisti che piano piano si preparano a rientrare in città. Dall’11 marzo, la scalinata del Monte alle Croci, fra il Giardino delle Rose e la vetta, è chiusa al passaggio per un cedimento di un tratto della pavimentazione. Con due conseguenze: ai visitatori viene tolta la possibilità di ammirare la famosa via Crucis e alle attività dell’area di poter riprendere finalmente a lavorare. Se i servizi tecnici del Comune hanno predisposto un progetto di intervento da 1,2 milioni di euro per il restauro e consolidamento della scalinata, gli imprenditori della zona chiedono di trovare nell’attesa una soluzione tampone.

"Perdiamo circa il 30% dei turisti, chi da San Niccolò vuole arrivare al piazzale a piedi, visto che anche che qui non c’è la possibilità di parcheggiare, viene bloccato dalle transenne. Stiamo cercando di uscire da una situazione drammatica. Veniamo da due anni di chiusure e restrizioni e siamo strangolati dai costi che continuano a correre. Non possiamo permetterci di perdere nessun visitatore" spiega Pino Caprarella, il titolare de La Loggia del Piazzale Michelangelo. Come hanno spiegato dagli uffici di Palazzo Vecchio, la situazione è costantemente monitorata e il progetto ha la finalità di provvedere al consolidamento strutturale dei muri di sostegno della scalinata e al restauro e ripristino della parte a gradoni. Oltre a tali interventi si rende necessario procedere con il restauro e la valorizzazione delle "stazioni" della via Crucis anche attraverso un impianto d’illuminazione dedicato.

"Però – aggiunge Francesco Capecchi, titolare del Play Bar del piazzale Michelangelo – ci auguriamo che nel frattempo venga trovata una soluzione provvisoria. Ripristinare il tratto che è crollato e riaprire temporaneamente al pubblico, chiaramente in sicurezza, per riprendere poi i lavori a stagione finita". Che per quei pochi turisti che stanno facendo capolino in città, il blocco al passaggio sia un disagio è facile intuirlo. Basta fermarsi proprio all’altezza di via San Salvatore al Monte, sul lato della scalinata che strizza l’occhio a San Niccolò: la maggior parte, alla vista delle transenne, preferisce cambiare tappa. Qualcuno, invece, dopo le 18, e quindi quando il Giardino delle Rose chiude, scavalca le transenne e si avventura lo stesso in barba a ogni regola.

"Noi abbiamo bisogno assolutamente di lavorare, è vero, si iniziano a vedere un po’ di persone ma sono soprattutto gite scolastiche. I turisti, quelli che spendono, mancano ancora. Per questo chiediamo di ripristinare al più presto il percorso" dice Paolo Grifoni che da 50 anni gestisce il chiosco proprio al centro del Piazzale. Lui conosce la terrazza più del mondo come le sue tasche, centimetro per centimetro. "Devo ammettere – conclude – che è stato fatto un bel lavoro, sia dal punto di vista del decoro che della sicurezza. Per questo ora è importante riaprire in sicurezza il tratto transennato".