REDAZIONE FIRENZE

Manda in coma il pusher per 20 euro, riconosciuto e arrestato

Nell'abitazione del giovane, in via Masaccio, trovati passamontagna, spray urticante, pistola e asce

I provvedimenti sono stati emessi dal questore di Milano

I provvedimenti sono stati emessi dal questore di Milano

Firenze, 6 luglio 2017 - Avrebbe picchiato con calci e pugni un 29enne iracheno facendolo finire in coma, la mattina del 13 maggio scorso in centro a Firenze, per un debito da 20 euro. Questa l'accusa con la quale un 30enne originario della Sicilia e residente a San Gimignano (Siena), Antonino Stramera, è stato arrestato ieri dalla polizia, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere disposta dal gip su richiesta del pm Tommaso Coletta. L'accusa è tentato omicidio.

Stramera, che nell'occasione avrebbe picchiato anche un uomo che si trovava con la vittima, dovrà rispondere inoltre di lesioni personali. Secondo quanto ricostruito, la mattina del 13 maggio, intorno alle 5, avrebbe aggredito il 29enne all'incrocio tra via Fiesolana e via di Mezzo, per un debito da 20 euro legato a questioni di droga. Lo avrebbe colpito con calci e pugni fino a farlo cadere a terra, poi lo avrebbe colpito con un calcio, così violento da provocargli uno stato di coma e fratture multiple alla testa e al volto. In base alla ricostruzione degli agenti della squadra mobile fiorentina, alcune ore prima il 29enne e l'amico rimasto ferito in modo lieve, un uomo di origini calabresi, stavano cenando in una pizzeria del centro.

Stramera si era avvicinato ai due, chiedendo all'iracheno se poteva procurargli della cocaina. L'iracheno, ricevuti 20 euro, si era allontanato. Poco dopo era tornato senza la droga e senza i soldi. I tre si erano poi allontanati in auto verso una discoteca della zona. Lungo il tragitto Stramera, irritato per i soldi andati persi, aveva iniziato a picchiare gli altri due, costringendoli a fermare la cosa e uscire dalla vettura all'altezza di via Fiesolana, dove poi avvenne l'aggressione.

Antonino Stramera è stato identificato grazie ad alcune testimonianze e alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza, comparate con alcune foto del suo profilo facebook. Nella sua abitazione, ieri al momento dell'arresto, sono stati trovati e sequestrati due passamontagna, bombolette di spray urticante, una pistola regolarmente detenuta e due asce.