REDAZIONE FIRENZE

Piccioni abbattuti, rabbia animalisti

La Polizia provinciale intervenuta su richiesta di un agricoltore che lamentava danni alle coltivazioni

Le associazioni animaliste insorgono contro l’abbattimento, avvenuto nei giorni scorsi a Sesto, di "un numero imprecisato ma elevato di piccioni" da parte della Polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze. L’intervento è scattato su richiesta di un privato per salvaguardare le sementi poste sui suoi terreni. "Tale prassi – sottolinea Lav Firenze - purtroppo è ricorrente e ogni anno nella zona centinaia di animali vengono massacrati. Questa azione condanna a morte anche i pulli dei colombi che non potranno ricevere più sostentamento dai genitori e le necessarie cure parentali". Per questo l’associazione chiede alla Regione Toscana, ai Comuni e alla Città metropolitana di mettere in atto pratiche meno cruente per il contenimento del numero di piccioni "ad esempio la somministrazione di prodotti antifecondativi in apposite mangiatoie".

Giudizio durissimo anche quello dell’associazione Gabbie vuote che, in una lettera inviata a diversi destinatari della Regione e della Città Metropolitana, chiede di conoscere "le colture danneggiate dai piccioni, l’importo e la localizzazione dei danni accertati nel 2020 e il tipo di sistemi preventivi di dissuasione e controllo ecologico che non hanno dato risultati". Interventi di questo tipo vengono effettuati in caso di danni all’agricoltura o di sicurezza, molto spesso nei confronti di cinghiali.

Sandra Nistri