ELETTRA GULLE'
Cronaca

La Piccola Farmacia Letteraria raddoppia: una nuova sede nel cuore di Firenze

Domenica 13 aprile l'inaugurazione in via del Castellaccio con un originale 'colazione party'. Elena Molini: "La più grande sfida? Attrarre i pochi residenti del centro e contribuire a riqualificare piazza Brunelleschi”

La "piccola farmacia letteraria" di Elena Molini (foto Cabras/New Press Photo)

La "piccola farmacia letteraria" di Elena Molini (foto Cabras/New Press Photo)

Firenze, 31 marzo 2025 - In un momento in cui tanti negozi chiudono e si arrendono alle difficoltà del periodo, c’è invece chi non solo decide di aprire, ma lo fa anche in una zona notoriamente non facile. “E’ proprio una bella sfida. Noi ce la metteremo tutta per vincerla”. Parla con la sua voce sempre carica d’entusiasmo Elena Molini, dalla cui mente fervida è nata, nel 2018, La Piccola Farmacia Letteraria che da via di Ripoli a Gavinana si è fatta conoscere davvero in ogni angolo del pianeta, o quasi. L’idea, originalissima, è stata subito vincente: ogni libro è "prescritto" come una sorta di rimedio per stati d’animo e situazioni della vita. Ogni volume ha un bugiardino, proprio come un farmaco, che indica quali emozioni può aiutare ad affrontare.

La libreria è diventata molto popolare anche sui social ed è un punto di riferimento per chi cerca consigli di lettura mirati. Ebbene, domenica 13 aprile alle 11 verrà inaugurata la seconda libreria, nel cuore di Firenze, in via del Castellaccio. Praticamente, piazza Brunelleschi.

Cosa ti ha spinto a portare La Piccola Farmacia Letteraria anche in centro?

“La libreria ha aperto nel 2018 a Gavinana e non avrei mai immaginato che sarebbe diventata così conosciuta. L’idea ha incuriosito molte persone, anche dall’estero, e i miei libri sono stati tradotti in diverse lingue. In via di Ripoli arrivano molti turisti, anche internazionali, che però faticano a raggiungere Gavinana. Essere in centro sarà un grande vantaggio. Ma non solo. Con la nostra presenza vogliamo contribuire a riqualificare la zona ed a portare le persone fuori dalle canoniche strade affollate di turisti”.

Puoi darci qualche anticipazione sulla nuova sede? Sarà diversa da quella di via di Ripoli?

“Sì, sarà un po’ diversa. Nella nuova sede ci concentreremo di più sui percorsi personalizzati con le psicologhe. Vogliamo andare in controtendenza e offrire un'esperienza più sperimentale, puntando sul lavoro delle psicologhe. Non avrebbe senso fare una libreria generalista in centro. Avremo anche tutti i nostri gadget. Chi verrà da noi potrà soffermarsi tra i vari scaffali, suddivisi in base alle emozioni e agli stati d’animo, oppure fare sei diversi tipi di test al termine dei quali, anche grazie ad un qr code, i clienti verranno indirizzati verso determinati titoli. Inoltre, ogni mattina sarà presente una psicologa in libreria. Ci sarà proprio una saletta per fare i test o semplicemente rilassarsi e leggere. Insomma, uno spazio per vivere la libreria, non solo per acquistare libri. Per i bambini ci saranno libri illustrati, mentre gli adolescenti avranno una sezione dedicata, con tanti titoli pensati per loro”.

Come immagini l’accoglienza del pubblico in questa nuova zona?

“Sarà interessante vedere come reagiranno le persone. Puntiamo a coinvolgere gli studenti universitari e a portare in libreria anche i pochi residenti del centro. Ecco, questa sarà la sfida più grande. Oggi, ad esempio, è passato un signore che abita qui e ha detto che verrà da noi sicuramente. Per noi, una gioia immensa. Sarà anche più comodo, oltre che per i tanti stranieri che ci cercano online e che poi talvolta ci vengono a trovare di persona, anche per chi vive nelle altre zone di Firenze. Saremo aperti tutte le domeniche; un’occasione in più per riscoprire il centro meno battuto dai flussi turistici”.

Parliamo dell’inaugurazione: perché l’invito a venire in pigiama?

“Noi siamo un po’ “anziane”, come diciamo scherzando, e ci piace l’idea di una colazione insieme, alle 11. La colazione è diventata il nuovo momento clou della giornata, è un trend in crescita. Abbiamo pensato di sfruttarlo con un ‘colazione party’. Alcuni ci stanno scrivendo preoccupati: ‘Ma devo davvero venire in pigiama?’ Ovviamente no, ma chi vuole può farlo e sarà sicuramente divertente”

Quali sono i libri più prescritti in questo periodo?

“Viviamo un momento di grande incertezza, un periodo cupo che ricorda quasi il Medioevo. C’è tanta ansia nell’aria. I libri che prescriviamo di più sono quelli che aiutano a trovare un po’ di luce in fondo al tunnel. Ad esempio, La magia dei momenti no di Alison Espach e La biblioteca di mezzanotte di Matt Haig sono dei titoli che vanno molto perchè parlano di quei momenti in cui tutto sembra nero e offrono un aiuto per provare a trovare una via d’uscita”.

Ci sono tematiche che i lettori cercano più spesso oggi rispetto a quando hai aperto?

“Sì, assolutamente. Prima del Covid, le richieste più frequenti erano per libri sull’amore e l’autostima. Dopo la pandemia, invece, molte persone hanno cercato testi su come cambiare lavoro e vita, libri sulla ripartenza e storie vere”.

Se dovessi ‘prescrivere’ un libro per questa nuova avventura, quale sceglieresti?

“Un titolo perfetto è Succede sempre qualcosa di meraviglioso di Gianluca Gotto. È un libro che parla di possibilità, di fiducia nel futuro e di come ogni avventura, anche la più inaspettata, possa portarci qualcosa di straordinario. È quello che ci auguriamo”.