LETIZIA CINI
Cronaca

Pieraccioni fa debuttare baby Martina. ‘Oggi all’amore a lieto fine credo poco’

L’atteso ‘Professor Cenerentolo’ da lunedì in tutte le sale

Leonardo Pieraccioni alla presentazione del film (foto Gianluca Moggi/New Pressphoto)

Firenze, 5 dicembre 2015 - Sorride. Si arruffa i capelli. "Sono ben pettinato?", chiede rivolto ai giornalisti. Come un padre ansioso che accompagna la figlia all’altare, oggi (ieri per il lettore, ndr.) Pieraccioni consegna il suo Professor Cenerentolo in pasto al giudizio dei suoi concittadini. Non senza una bella dose di... “pizzicorino”: "Sono passati vent’anni tondi tondi dall’uscita in due sale fiorentine dei “Laureati” e oggi sono cambiato".

In che senso, Leonardo?

"Quando giravo film in cui arrivava la bella sudamericana con la quale scoccava l’amore che durava tutta la vita, ci credevo; oggi al lieto fine ci credo meno".

Eppure con la sua bizzarra compagna (Morgana/Laura Chiatti), la storia d’amore c’è...

"Sì, ma si tratta di un rapporto fra due “zoppi” che insieme riescono a trovare un po’ di equilibrio e a fare un pezzo di strada insieme. Forse solo un breve tragitto".

Quindi Pieraccioni non crede più nell’amore eterno?

"Diciamo che è cambiato il tipo di amore".

Quello fra padre e figlia?

"Frequentando carcere e detenuti veri, ho avuto una conferma: ciò che ti manca maggiormente, una volta diventato genitore, è il contatto con i tuoi figli. Dolore superato solo da una cosa: la consapevolezza di averli delusi".

Essere babbo o mamma ti cambia. Per questo ha messo la sua bambina in una scena del film?

"È la prima volta in cui non appare mio padre, che ha diversi acciacchi. Martina ama moltissimo il set, “dove ci sono le luci” (... sorride). Anzi, mi ha già detto “te in questo film ci sei sempre, io solo una volta: la prossima volta ci sarà quattro e voglio anche parlare”. Se avrà un briciolo di qualità, ho già intuito che mestiere vorrà fare. A meno che non decida di aprire una gelateria".

Con lei nel film presentato in anteprima a Firenze (da dopodomani nelle sale di tutta Italia), recitano Insinna, Ceccherini, Friscia e un piccolo/grande Davide Marotta, appassionato di droni e computer: qual è il suo rapporto con tecnologia e nuovi media?

"Ottimo, ci metto un pochino ma imparo e mi diverto. Seguo i social (è un tenero e informatissimo amico su Fb, ndr.), ma li utilizzo anche per lavoro: i videocasting ad esempio, i sopralluoghi virtuali, le email, oppure le 600 copie di questa pellicola contenute in una pennetta contro le 2 pizze dei “Laureati” nel 1995. Però la pellicola un po’ mi manca".

Un pizzico di nostalgia?

"Forse una maggiore consapevolezza e qualche timore: con “il Professor Cenerentolo” mi sono regalato un personaggio completamente differente dai miei, più ruvido e cialtrone. Ma al cinema, si sa, gli scorretti sono divertenti".